Marzo 9, 2024

Fiori, emozioni e paesaggi a Padova i colori di Monet nel trionfo dell’Impressionismo

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Monet la locomotiva

I colori di Monet nel trionfo dell’Impressionismo Al Centro Altinate San Gaetano l’esposizione dedicata al grande artista francese in occasione dei 150 anni dalla nascita della corrente artistica che aprì alla modernità.

I colori di Monet nel trionfo dell’Impressionismo Claude Monet (1840-1926), il padre dell’Impressionismo, è uno degli artisti più amati di sempre. In occasione dei 150 anni dalla nascita della corrente artistica forse più amata dal grande pubblico, Il Centro Altinate San Gaetano di Padova espone oltre cinquanta capolavori eccezionalmente prestati dal Musée Marmottan Monet di Parigi –

tra cui le famosissime Ninfee, gli Iris e i Paesaggi londinesi – nell’ultima mostra che sarà esposta in Italia per i prossimi anni. “Monet. Capolavori dal Musée Marmottan Monet di Parigi” apre il 9 marzo in un allestimento accattivante e arricchito da contenuti video.

Era il 15 aprile 1874

Quando, nella galleria del fotografo Félix Nadar in boulevard des Capucines 35 a Parigi, venne inaugurata una mostra che avrebbe cambiato per sempre la storia dell’arte.


Una mostra “indipendente”, lontana dai canonici stilemi compositivi e accademici, con centosessantacinque opere eseguite da trentuno artisti appartenenti alla cosiddetta “Società anonima degli artisti, pittori, scultori, incisori”, tra cui gli allora sconosciuti Claude Monet, Pierre-Auguste Renoir, Paul Cezanne, Camille Pissarro, Alfred Sisley, Edgar Degas, Berthe Morisot. Opere ritenute sovversive e che non incontrarono un esito positivo di pubblico e critica portando a un completo fallimento dell’esposizione.Una rivoluzione che prese il via proprio dal titolo di un’opera di Claude Monet

Impression, soleil levant” dipinta nel 1872 e attualmente custodita presso il Musée Marmottan Monet di Parigi, in cui viene impressa sulla tela l’impressione di un sole che sorge, una fugace sensazione piuttosto che una vivida riproduzione della realtà, mettendo al centro il colore e la luce.
È da questo capolavoro di Monet che il critico Louis Leroy coniò il termine “Impressionismo”, il momento dal quale tutto ebbe inizio, consacrando il movimento impressionista come la corrente artistica più amata dal grande pubblico in tutto il mondo.

Le opere esposte nella mostra sono quelle conservate al Musée Marmottan Monet di Parigi, che custodisce la più grande e importante collezione di dipinti dell’artista francese, frutto della generosa donazione fatta dal figlio Michel nel 1966. 

Sono le opere a cui Monet teneva di più, le “sue” opere, quelle che l’artista ha conservato gelosamente nella sua casa di Giverny fino alla morte, da cui non ha mai voluto separarsi.

Si tratta di capolavori quali Ritratto di Michel Monet con berretto a pompon (1880), Il treno nella neve. La locomotiva (1875), Londra. Parlamento. Riflessi sul Tamigi (1905), oltre a tutte le opere di grandi dimensioni come le eteree Ninfee (1917-1920) e gli evanescenti Glicini (1919-1920). La mostra è quindi anche un viaggio nel mondo intimo di Monet, nella sua casa e nella sua anima.

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