Marzo 8, 2024

Le nuove regole per i bagagli sulle Frecce di Trenitalia

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Freccia Rossa Trenitalia
I bagagli sulle Frecce di Trenitalia

Dopo aver sospeso l’entrata in vigore del nuovo regolamento, l’azienda ha avviato un tavolo di confronto con rappresentanti di consumatori e ciclisti. E ha annunciato che incaricherà un’università di svolgere una ricerca su come trasportare bici e monopattini in treno. Multe, peso delle valigie e spazi: i punti contestati e le possibili novità in arrivo nuove regole per il trasporto dei bagagli, i monopattini e le biciclette sulle Frecce di Trenitalia, con sanzioni da 50 euro e valigie da scaricare alla prima stazione in cui il treno effettua la fermata per chi non rispetta le disposizioni.

Anzi no, o almeno non per il momento, perché in extremis l’azienda ha deciso di tornare sui suoi passi. La rivoluzione dei bagagli sui treni italiani può attendere. Come è noto, il nuovo regolamento sarebbe dovuto scattare dal 1° marzo 2024 su Frecciarossa, Frecciargento e Frecciabianca, poi Trenitalia ha deciso di annullare tutto. O, per meglio dire, di sospendere il provvedimento in questione, rinviandone l’entrata in vigore dopo un riesame della materia.

Il dietrofront di Trenitalia sulle nuove regole per i bagagli

Cosa è successo e, soprattutto, cosa c’è da aspettarsi? Le nuove norme messe a punto da Trenitalia hanno sollevato proteste da parte delle associazioni dei consumatori e dei ciclisti. Da qui è arrivata la decisione di fermarsi e di ricominciare daccapo, aprendo un tavolo di confronto con le associazioni e la Fiab (Federazione italiana ambiente e bicicletta). Fatto sta che per valigie, bici e monopattini in treno sono possibili novità in arrivo a breve. La società ha raccolto le indicazioni di consumatori e ciclisti e ha annunciato che incaricherà un istituto universitario di svolgere una ricerca su come trasportare bici e monopattini in treno.

La nuova normativa, in sintesi, prevedeva che sulle Frecce si potessero portare a bordo non più di due valigie a testa, le cui misure sommate (altezza più larghezza più profondità) non potevano superare i 161 centimetri per le classi standard e premium e i 183 centimetri per l’executive e la business.

Trenitalia ha ribadito che la motivazione principale che ha spinto alla stretta (poi rinviata) su bagagli, bici e monopattini è dovuta alla sicurezza a bordo, soprattutto in corrispondenza delle zone di passaggio. Evitare i bagagli “monstre” avrebbe garantito più sicurezza e più confort per i viaggiatori. Per le associazioni dei consumatori, invece, si sarebbero creati disagi. Il Codacons ha spiegato che negli altri paesi europei il limite è di due o tre bagagli a testa, senza indicazioni delle dimensioni. “Se è un problema di sicurezza non devono essere possibili deroghe previo pagamento di un supplemento”, ha contestato l’Unione nazionale consumatori (Unc).

I punti contestati

Di cosa si è parlato, nel dettaglio? La discussione tra Trenitalia e le associazioni dei consumatori ha toccato diversi temi. Nei prossimi giorni verrà avviata un’analisi, anche alla luce delle riflessioni emerse. Prosegue così “il percorso di dialogo tra Trenitalia e le associazioni dei consumatori, volto a rafforzare l’informazione a beneficio di passeggeri e cittadini”, sottolinea la società.

Dopo l’incontro di mercoledì 6 marzo, Assoutenti e Fiab parlano di “apertura” da parte di Trenitalia sulla necessità di introdurre al più presto “un nuovo regolamento per gli oggetti trasportati al seguito del viaggiatore che possa soddisfare al meglio le diverse esigenze di trasporto, consentendo ai passeggeri di viaggiare nella massima sicurezza e sullo stesso binario con la mobilità dolce”.

“Siamo molto soddisfatti di questo dialogo e del fatto che Trenitalia abbia condiviso al 100% le richieste da noi avanzate”, commentano le due associazioni. Di confronto proficuo e costruttivo parlano anche l’Unione nazionale consumatori (Unc) e Adoc. Massimiliano Dona, presidente dell’Unc, considera come punti inderogabili il “no” alla previsione di dover scaricare i bagagli irregolari alla prima stazione in cui il treno effettua fermata; il “no” all’obbligo di dover indicare il proprio nome e i contatti sul proprio bagaglio; il “no” a dover impacchettare biciclette, monopattini o altro con sacche. “Qualunque limite alla dimensione dei bagagli, dovrà essere messo in evidenza”, ha spiegato Dona. In particolare, poi, Fiab e Legambiente sostengono che su alcune carrozze delle Frecce di Trenitalia lo spazio per i bagagli è insufficiente, ed è sbagliato imporre una sacca per le bici pieghevoli e per i monopattini.

Il punto maggiormente contestato del “vecchio” regolamento riguarda la sanzione di 50 euro per chi portava a bordo bagagli più grandi del consentito (e avrebbe poi dovuto scaricare le valigie dal treno alla prima stazione utile). L’altra norma contestata prevedeva che sulle Frecce le biciclette e i monopattini pieghevoli dovessero essere messi in una borsa apposita e riposti soltanto negli spazi portabagagli, non in quelli fra i sedili. Un obbligo giustificato con sicurezza e confort, che però finiva per ostacolare l’intermodalità treno-bici, fondamentale per ridurre il traffico nelle città.

Le novità in arrivo sui bagagli, le bici e i monopattini in treno

Il regolamento sospeso sarà con molta probabilità modificato, dunque. Proviamo a tracciare un quadro delle possibili novità in arrivo nelle prossime settimane. Per biciclette pieghevoli e monopattini ci sarà da attendere l’analisi dettagliata di un istituto universitario per trovare le soluzioni idonee. Sui bagagli, invece, le misure dovrebbero rimanere uguali per la prima e la seconda classe e ogni passeggero dovrebbe poter viaggiare con due bagagli oltre borsa, zaino, effetti personali e un eventuale passeggino.

Per gli altri oggetti trasportati

iI passeggero verrà informato prima dell’acquisto del biglietto. I viaggiatori non in regola, infine, dovrebbero essere sanzionati in misura molto inferiore rispetto ai 50 euro previsti nella prima ipotesi di regolamento. Multa che in un primo momento Trenitalia definiva come una “penalità”.

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