Novembre 10, 2024

I petti di pollo e il white striping

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I petti di pollo e il white striping

All’inizio degli anni 80 praticavo come tanti il Body Building, la principale fonte di proteine erano i petti di pollo. Oggi a tanti anni di distanza da parecchio non ne consumo più, e visto il modo in cui vengono allevati i polli, negli allevamenti intensivi dico no grazie! poi diventa una scelta personale da rispettare ovviamente.

Negli ultimi mesi, ha suscitato notevole attenzione la notizia riguardante i petti di pollo venduti nei supermercati, i quali presentano delle striature bianche.

Approfondiamo questo fenomeno, partendo dalle evidenze scientifiche derivanti da studi autorevoli e attendibili, al fine di determinare se sia realmente opportuno preoccuparsi.

Il fenomeno noto come white striping, ovvero “a strisce bianche”,

si manifesta nella carne di pollo e si presenta, a un primo esame visivo, come un incremento dell’infiltrazione di tessuto connettivo e grasso muscolare all’interno della carne.

A uno sguardo poco attento, potrebbe apparire simile alla marezzatura tipica della carne bovina, che generalmente contraddistingue i tagli più pregiati;

tuttavia, la realtà è ben diversa. Queste striature bianche parallele alle fibre muscolari non si manifestano solo sul petto del pollo.

Ma anche sulla coscia e sui muscoli teneri degli stessi; esse sono il risultato di una miodegenerazione, ossia un deterioramento del muscolo,

causato da un danno muscolare primario o secondario all’interruzione dell’innervazione muscolare.

Per essere ancora più chiari, l’insorgenza del white striping.

è associata a un aumento accelerato del tasso di crescita dei volatili in tempi decisamente rapidi e innaturali.

È importante sottolineare che queste striature bianche tendono ad apparire esclusivamente in quei polli definiti a rapido accrescimento,

caratterizzati da dimensioni considerevoli e sviluppo molto veloce:

per chiarire ulteriormente il concetto, un pollo a crescita media o lenta impiega solitamente tra i 56 e gli 80 giorni per raggiungere il peso di 2,5 kg; al contrario, questi polli “striati” necessitano solo di 42-45 giorni, praticamente la metà.

La comparsa del “white striping” può essere ricondotta a molteplici fattori piuttosto complessi:

Selezione genetica: I processi di selezione genetica hanno portato alla creazione di polli sempre più pesanti,

e con uno sviluppo del petto sempre più pronunciato e rapido; ciò ha comportato un incremento del contenuto lipidico.

Rapidità di crescita: Come già specificato in precedenza, le razze a rapido accrescimento tendono a svilupparsi notevolmente in periodi molto brevi.

Alla rapida crescita è associato l’aumento del tessuto connettivo che causa le famose strisce bianche.

Nutrizione e stile di vita: La dieta e le condizioni ambientali dell’allevamento influenzano significativamente lo sviluppo dell’esemplare e quindi la qualità delle sue carni.

Un’alimentazione altamente proteica finalizzata all’incentivazione della rapida crescita ed un ambiente d’allevamento stressante sono fra le cause concomitanti dello sviluppo del white striping.

Tutti gli studi concordano nel ritenere che la presenza di miopatie nella carne del pollo possa influenzare negativamente l’accettazione da parte dei consumatori delle parti crude sezionate e/o sulla qualità dei prodotti trasformati derivati dal pollame stesso;

ciò comporta ingenti perdite economiche per l’industria alimentare.

Tuttavia, oltre al fattore economico è fondamentale chiarire se le preoccupazioni espresse dai consumatori siano supportate dalla scienza.

Il white striping è essenzialmente legato ad aspetti compositivi della carne stessa che possono influenzarne principalmente consistenza e composizione nutrizionale.

Infatti, pur essendo vero che generalmente la carne di pollo è universalmente apprezzata per le sue caratteristiche magre, l’incidenza di grasso e calorie nei polli “striati” risulta essere maggiore con conseguente aumento della frazione lipidica.

La presenza severa delle suddette miopatie moderne nei filetti di petto riduce sia la qualità sia l’accettabilità della carne cruda così come cotta; fortunatamente tali capi affetti vengono esclusi dal commercio ben prima della loro immissione sul mercato grazie ad un processo di selezione effettuata dai veterinari dell’ASL.

In qualità di consumatori è pertanto cruciale mantenere sempre alta l’attenzione nell’effettuare controlli sull’integrità dei prodotti alimentari prima dell’acquisto o al consumo degli stessi.

https://animalequality.it

Una app per il controllo dell’agricoltura Biologica

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