Digiuno intermittente vediamo i benefici
L’utilizzo del digiuno come approccio terapeutico per migliorare la salute è stato documentato sin dai primordi della storia umana.
Recentemente, il digiuno intermittente ha guadagnato grande popolarità grazie al ruolo che potrebbe svolgere nella promozione della longevità e dello stato di salute.
Ma quali sono i potenziali benefici.
Durante il digiuno prolungato (8-16 ore), i livelli di glucosio nel sangue diminuiscono.
Dopo diverse ore, il corpo inizia a produrre chetoni che possono essere utilizzati come fonte alternativa di energia rispetto ai carboidrati.
Inoltre, durante il digiuno, il corpo inizia a utilizzare le riserve di glicogeno muscolare per mantenere i livelli di glucosio nel sangue,
mentre i livelli di insulina diminuiscono, migliorando la sensibilità insulinica e favorendo la combustione dei grassi.
Questo processo viene anche favorito dall’attivazione del sistema nervoso simpatico con il rilascio di due neurotrasmettitori: noradrenalina ed adrenalina.
Un altro processo è la strategia anti-infiammatoria e preventiva contro i tumori è l’attivazione dell’autofagia:
un processo che rigenera le cellule eliminando gli organuli danneggiati e migliorando così le funzioni cellulari.
È grazie all’attivazione di tutti questi processi che si ritiene che il digiuno apporti benefici sul, metabolismo il sistema endocrino e cardiovascolare la neurodegenerazione l’Invecchiamento e il miglioramento delle patologie.
Esistono diversi modi per praticare il digiuno intermittente, tutti basati sulla scelta di periodi di tempo regolari durante i quali mangiare e digiunare.
Durante la fase di alimentazione, la quantità e il valore nutritivo del cibo consumato non sono limitati.
Alcuni dei modelli più comuni includono:
Digiuno 16/8: coinvolge un periodo di digiuno di 16 ore seguito da un periodo di finestra alimentare di 8 ore durante il quale si può mangiare normalmente.
Digiuno 5:2: prevede cinque giorni di alimentazione normale seguiti da due giorni di consumo calorico molto basso circa 500-600 calorie al giorno.
Eat-Stop-Eat: coinvolge un digiuno completo per 24 ore, una o due volte a settimana, durante il quale non si assume cibo.
A giorni alterni: come suggerisce il nome, richiede l’alternanza tra giorni di alimentazione normale e giorni di digiuno.
Tra questi, il digiuno di 12 ore è una delle forme più comuni di digiuno intermittente ed è spesso considerato relativamente semplice da seguire.
Molte persone lo praticano semplicemente posticipando la colazione o anticipando la cena.
Ad esempio, se si termina la cena alle 20:00, si inizia il digiuno e si continua senza assumere cibo fino alle 8:00 del mattino successivo.
Alcune persone riportano benefici come una migliore gestione del peso e un aumento dell’energia, anche se l’efficacia e la sicurezza del digiuno possono variare da persona a persona.
Pertanto, è sempre consigliabile consultare un professionista sanitario prima di iniziare qualsiasi regime dietetico.
I benefici del digiuno intermittente possono essere ottenuti praticandolo anche solo una o due volte a settimana.
Per le persone sane, l’astinenza intermittente non comporta alcun rischio.
Tuttavia, in caso di patologie come il diabete, l’ipotiroidismo o disfunzioni delle ghiandole surrenali, è fondamentale non improvvisarsi ma affidarsi ad un esperto.
Da questi studi emerge che l’astinenza può essere efficace solo se viene ridotto l’apporto energetico e si presta attenzione alla qualità degli alimenti e all’equilibrio nutrizionale.
Altrimenti, potrebbe comportare una significativa perdita di massa muscolare, con conseguente debolezza e rischio di riprendere peso nel breve termine.
Pertanto, se l’obiettivo è la perdita di peso, si possono adottare altre strategie come evitare spuntini tra i pasti e soprattutto a tarda notte, fare pasti regolari con un apporto adeguato di proteine, verdure e cereali integrali e aggiungere attività fisica.
Biologico produzione in crescita ma non tutto è garantito “bio”
https://www.fondazioneveronesi.it/magazine/articoli/lesperto-risponde/e-vero-che-digiunare-fa-bene-alla-salute
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