Cibo spazzatura salute e i giovani : Argomento sempre in primo piano ma giustamente importante per la salute dei nostri giovani, spesso per strada, nei centri commerciali ecc. si notano giovani con problemi di peso è obesità.
E’ ampiamente diffuso, tra i giovani il consumo di alimenti ad alto contenuto calorico e con scarso valore nutrizionale,
comportando come dicevamo conseguenze negative, che spaziano dal sovrappeso all’obesità.
Malgrado l’Italia sia rinomata a livello mondiale per la sua cucina pregiata e per la salubrità dei suoi piatti, e la Dieta Mediterranea,
quale patrimonio culturale immateriale dell’umanità, anche nel nostro Paese cresce il consumo del cosiddetto cibo spazzatura,
e costituito da alimenti caratterizzati da un elevato apporto calorico e un ridotto valore nutrizionale.
Le scelte alimentari dannose per la salute possono derivare da molteplici motivazioni, non sempre collegate esclusivamente al gusto.
L’acquisto e il conseguente consumo di junk food (cibi spazzatura) devono essere correlati a diversi fattori, tra cui il prezzo:
gli alimenti salutari non sono sempre accessibili economicamente, mentre il junk food è spesso proposto a costi contenuti.
Analizziamo più nel dettaglio cosa si intende per cibi spazzatura.
Con questa espressione si fa riferimento a quegli alimenti, prevalentemente industriali, preparati con salse e/o fritti, ricchi di grassi e zuccheri pertanto altamente calorici oltre che di sale; risultano così particolarmente saporiti e attraenti soprattutto per gli adolescenti.”
Il problema principale risiede nel fatto che presentano un valore nutrizionale molto limitato poiché privi di fibre, vitamine, antiossidanti e omega-3.
Tra i vari esempi vi sono carni industriali già pronte come hamburger, cotolette panate e fritte, wurstel, patatine fritte o in busta notoriamente ricche di sale, grassi e calorie.
Rientrano nella categoria del junk food anche le pizze surgelate e le merendine farcite che contengono elevate quantità di zuccheri e grassi saturi.”
Ciò porta a morti premature che potrebbero essere in gran parte evitate.
Infatti, se una dieta inadeguata caratterizzata ad esempio da un aumento dell’assunzione di sale e grassi saturi o trans può essere associata a un maggior rischio cardiovascolare,
è altrettanto vero che un’alimentazione sana basata su cereali integrali, pesce, frutta e verdura contribuisce a ridurre tale rischio.”
Per tutelare la salute collettiva dai bambini agli anziani è fondamentale adottare misure diverse finalizzate alla diminuzione del consumo di cibo spazzatura.
Per ridurre l’assunzione di junk food è opportuno informare adeguatamente le persone; ciò deve iniziare dagli adolescenti, i soggetti più vulnerabili ed esposti alle insidie della pubblicità aggressiva.
È quindi necessario operare a livello politico per incentivare la produzione di alimenti salutari;
regolamentare la pubblicità dei prodotti non salutari; stimolare le aziende a riformulare i loro prodotti secondo criteri salutistici; organizzare seminari informativi nelle scuole rivolti agli studenti;
Introdurre mense scolastiche e distributori automatici con prodotti a medio-basso contenuto di grassi, zuccheri,
sale e calorie quali yogurt in vasetti o liquidi, succhi di frutta senza zucchero aggiunto, fette biscottate integrali,
crackers senza grasso aggiunto, patatine non fritte, frutta fresca essiccata, biscotti ipocalorici e barrette energetiche leggere.
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