Marzo 6, 2024

IRCCS materno infantile Burlo Garofolo Trieste Il Burlo e la violenza sulle donne

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Il Burlo è periodicamente riconfermato come “Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS)” a seguito delle verifiche del Ministero della Salute e delle specifiche normative, sin dal 10 dicembre 1968.

Contrasto alla violenza

L’IRCCS materno-infantile Burlo Garofolo da sempre è impegnato attivamente nel contrasto alla violenza contro le donne e contro i/le minori, fenomeni strettamente interconnessi, offrendo un percorso di accoglienza e accompagnamento per chi accede all’ospedale e vive o ha vissuto situazioni di violenza.

Cosa si intende per violenza contro le donne?
“La violenza contro le donne” è la violenza dei diritti umani e una forma di discriminazione nei confronti delle donne e si intendono tutti gli atti di violazione di genere, che determinano o sono suscettibili di provocare danno fisico, sessuale, psicologico o economico o una sofferenza alle donne, comprese le minacce di tali atti, la coercizione o la privazione arbitraria della libertà, sia nella vita pubblica o privata. (Convenzione di Istanbul Consiglio d’Europa, 2011 art.3)


Cosa offre l’ospedale alle donne vittime di violenza?
L’accettazione Ostetrica Ginecologica è il servizio di riferimento in ospedale per le donne vittime di violenza sessuale e le donne che subiscono maltrattamenti in gravidanza.
Il percorso di accoglienza e accompagnamento, oltre a prestare l’assistenza sanitaria necessaria, intende:
• Dare accoglienza e ascolto da parte di personale opportunamente formato con un primo contatto in un ambiente protetto, garantendo assoluta riservatezza;
• Informare dell’esistenza dei Centri Anti Violenza che offrono accoglienza, consulenza legale, supporto psicologico, affiancamento nell’iter giudiziario;
• Comunicare la possibilità di sporgere denuncia;
• Valutare il rischio di nuove aggressioni e aumentare la sicurezza per la donna e eventuali figli/e, valutando insieme le possibili strade per la loro protezione;


• Offrire la possibilità di essere accolta in ospedale e restare ricoverata in osservazione (anche con i/le figli/e) per il tempo utile a garantire l’avvio di un percorso dedicato e comunque sempre condiviso;
• Proporre un contatto con l’équipe dedicata in ospedale (assistente sociale e psicologa);
• Proporre l’attivazione della continuità assistenziale per una rete di sostegno con i servizi pubblici e privati utili in base ai bisogni rilevati.
L’obiettivo è offrire una presa in carico tempestiva

che accolga il vissuto della donna in modo che si senta creduta e sostenuta, offrendo orientamento ai servizi pubblici e privati del territorio

Se la donna acconsente,

attivazione di una rete di sostegno con i servizi per l’elaborazione e condivisione di un progetto personalizzato per interrompere il ciclo della violenza subita. L’obiettivo ultimo è sostenere la donna in un percorso che le permetta di riacquisire potere e controllo sulla propria vita.

A chi rivolgersi in ospedale?
Accettazione Ostetrico-Ginecologica, tel. 040 3785211 oppure 040 3785307
La struttura collabora con l’Ufficio per la Continuità Assistenziale della Direzione Sanitaria per l’attivazione della rete di supporto e/o dell’équipe dedicata (assistente sociale e psicologa) nelle situazioni di maggiore fragilità o in casi di bisogni complessi.

https://www.burlo.trieste.it/content/burlo-violenza-sulle-donne

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