Ottobre 22, 2024

La storia del filo rosso incontrarsi nel tempo

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La storia del filo rosso incontrarsi nel tempo

La storia ha origine in Cina, ma si sviluppa successivamente in Giappone e narra come ogni individuo sia legato alla propria Anima Gemella da un Filo Rosso invisibile.

Tale filo tiene indissolubilmente unite le due anime, nonostante tutte le avversità che dovranno superare nella vita.

Le due persone sono destinate a incontrarsi: non importa quanto tempo debba trascorrere o quante distanze le separino.

Durante la Dinastia Tang, un Uomo di nome Wei, i cui genitori erano deceduti quando era ancora giovane, ha cercato per molto tempo una donna con cui sposarsi e formare una famiglia.

Una sera, egli giunse nella città di Song e in una locanda un uomo gli consigliò che la figlia del Governatore sarebbe stata la Donna adatta per lui.

Il giorno successivo, come racconta la storia, Wei incontrò sui gradini di un tempio un vecchio che leggeva un libro in una lingua incomprensibile e gli chiese cosa fosse.

Il vecchio rispose che proveniva dall’aldilà ed era lì per occuparsi delle faccende umane, in particolare dei matrimoni.

Disse a Wei che la sua Anima Gemella aveva solo tre anni all’epoca e che avrebbe dovuto attendere quattordici anni prima di incontrarla e averla tutta per sé.

Così Wei, incuriosito, si fece accompagnare al mercato per vedere la sua futura sposa.

Deluso dalla povertà in cui viveva la bambina, decise di eliminarla affinché potesse scegliere personalmente chi sposare.

Mandò dunque un suo servitore ad accoltellarla e, al ritorno di quest’ultimo, gli comunicò che l’aveva colpita in mezzo agli occhi.

Wei continuò la sua vita più sereno, dimenticandosi di quel breve episodio.

Trascorsi 14 anni, egli non era ancora riuscito a trovare una sposa adatta a sé.

Ormai risiedeva nella città di Shangzhou e il Governatore di quella città gli offrì in matrimonio sua figlia.

Finalmente Wei ebbe una moglie e incuriosito da una cicatrice che le copriva la fronte, le chiese come se l’era procurata.

Lei rispose che all’età di tre anni un uomo aveva tentato di ucciderla al mercato!

Così Wei rivelò tutta la verità e comprese che quel vecchio del tempio aveva ragione:

sin dalla nascita siamo destinati a qualcuno e nulla né nessuno può spezzare quel legame.

La storia ha origine in Cina.

Ma si sviluppa successivamente in Giappone e narra come ogni individuo sia legato alla propria Anima Gemella da un Filo Rosso invisibile.

Tale filo tiene indissolubilmente unite le due anime, nonostante tutte le avversità che dovranno superare nella vita.

Le due persone sono destinate a incontrarsi: non importa quanto tempo debba trascorrere o quante distanze le separino.

Durante la Dinastia Tang, un Uomo di nome Wei, i cui genitori erano deceduti quando era ancora giovane, ha cercato per molto tempo una donna con cui sposarsi e formare una famiglia.

Una sera, egli giunse nella città di Song e in una locanda un uomo gli consigliò che la figlia del Governatore sarebbe stata la Donna adatta per lui.

Il giorno successivo, Wei incontrò sui gradini di un tempio un vecchio che leggeva un libro in una lingua incomprensibile e gli chiese cosa fosse.

Il vecchio rispose che proveniva dall’aldilà ed era lì per occuparsi delle faccende umane, della loro storia in particolare dei matrimoni.

Disse a Wei che la sua Anima Gemella aveva solo tre anni all’epoca e che avrebbe dovuto attendere quattordici anni prima di incontrarla e averla tutta per sé.

Così Wei, incuriosito, si fece accompagnare al mercato per vedere la sua futura sposa.

Deluso dalla povertà in cui viveva la bambina, decise di eliminarla affinché potesse scegliere personalmente chi sposare.

Mandò dunque un suo servitore ad accoltellarla e, al ritorno di quest’ultimo, gli comunicò che l’aveva colpita in mezzo agli occhi.

Wei continuò la sua vita più sereno, dimenticandosi di quel breve episodio.

Trascorsi 14 anni, egli non era ancora riuscito a trovare una sposa adatta a sé.

Ormai risiedeva nella città di Shangzhou e il Governatore di quella città gli offrì in matrimonio sua figlia.

Finalmente Wei ebbe una moglie e incuriosito da una cicatrice che le copriva la fronte, le chiese come se l’era procurata.

Lei rispose che all’età di tre anni un uomo aveva tentato di ucciderla al mercato!

Così Wei rivelò tutta la verità e comprese che quel vecchio del tempio aveva ragione: sin dalla nascita siamo destinati a qualcuno e nulla né nessuno può spezzare quel legame.

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