Una ricerca condotta dall’Earth Policy Institute degli Stati Uniti mette in luce la preoccupante scomparsa di alcuni dei più rilevanti laghi del pianeta.
Dagli Stati Uniti alla Cina, dall’Africa all’ex Unione Sovietica, la metà dei cinque milioni di laghi presenti risulta essere a rischio di estinzione e scomparsa.
Del lago Chad, situato nell’Africa occidentale, è rimasto soltanto il 5% della sua massa d’acqua originaria.
L’Aral, nell’Asia ex-sovietica, sta rapidamente trasformandosi in un deserto. P
Il lago di Tiberiade in Israele, dove una volta si camminava miracolosamente sulle sue acque
Secondo la leggenda biblica, adesso può essere attraversato a piedi dagli esseri umani comuni.
In Cina e India migliaia di laghi sono completamente scomparsi a causa dell’utilizzo per scopi irrigui.
In sintesi, la metà dei cinque milioni di laghi esistenti sulla Terra è minacciata dal rischio di estinzione.
L’allarme è stato lanciato dall’Earth Policy Institute statunitense: il centro di ricerca, avverte.
Negli ultimi cinquant’anni l’utilizzo dell’acqua per l’irrigazione a livello mondiale si è triplicato, espandendosi a un ritmo superiore rispetto alla crescita demografica.
Attualmente l’irrigazione sottrae due terzi delle riserve idriche destinate ad altri scopi. In alcune zone le estrazioni delle acque sotterranee superano il tasso di ricarica delle precipitazioni, grazie all’avvento dei motori diesel e delle pompe elettriche”.
Senza dubbio, la situazione ambientale più drammatica è quella del lago Aral,
che ha perso l’80% del suo volume originario e la cui linea costiera si è ritirata di 250 chilometri.
Lasciando dietro di sé un deserto salato saturo di pesticidi e metalli pesanti che il vento disperde,
per centinaia di chilometri, distruggendo la fertilità dei suoli e mettendo a rischio la vita umana.
Dal punto di vista dell’equilibrio idrico, la situazione del lago Chad assume contorni ancora più gravi:
tra il 1983 e il 1994 le prelevazioni idriche per scopi irrigui sono quadruplicate e il consumo combinato con le scarse precipitazioni ha fatto evaporare il 95% dei suoi 25.000 chilometri quadrati in soli 35 anni.
In Cina, nella provincia di Hebei, sono scomparsi 969 laghi su un totale di 1.052; nella provincia di Qinghai ne sono andati persi oltre duemila su un totale di 4.077.
Ma la lista dei punti critici redatta dall’Earth Policy Institute non si ferma qui. In Cambogia, Iran e Afghanistan, il Mono Lake negli Stati Uniti e il Lago Chapala in Messico sono tutti sull’orlo della scomparsa e hanno perso una buona parte delle specie che li abitavano o frequentavano.
Oltre allo sfruttamento indiscriminato per scopi irrigui, i laghi del Nord Europa sono stati contaminati dalle piogge acide. Inoltre, l’aumento previsto delle temperature dovuto ai cambiamenti climatici mette in pericolo la capacità di auto depurazione dei laghi, che rischiano di trasformarsi in pozze prive di ossigeno.
Bohinj il lago di Agata Christie un luogo magico
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