La produzione locale è sempre preferita, a mio avviso specialmente per quello che riguarda la verdura e la frutta, nei supermercati ormai basta illuminare i banconi con una buona luce a led, e tutto appare stupendo e pieno di colori vivaci e freschi, per il livello di qualità spesso vien da storcere il naso….io ho provato con Gruppi di acquisto solidale e devo dire che funziona perfettamente, quindi da provare, provate il link.
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Filiera corta, si tratta di una strategia alternativa che conferisce ai produttori un ruolo attivo all’interno del sistema alimentare,
in quanto si focalizza sulla produzione locale – sistemi alimentari territoriali e decentralizzati che mirano a ridurre al minimo il coinvolgimento degli intermediari nella catena alimentare e le distanze percorse dal cibo (chilometri alimentari).
Ciò consente alle piccole imprese di creare filiere indipendenti dalla grande distribuzione.
Eliminando alcuni passaggi intermedi tra produttori e consumatori come la fase di ingrosso e distribuzione è possibile riscoprire il nostro territorio e aspetti fondamentali della sua identità, e agevolare i rapporti tra agricoltori e consumatori
Una filiera corta agevola anche il conseguimento di un prezzo equo,
poiché i produttori possono comprendere appieno i reali costi dell’agricoltura e della produzione alimentare.
Inoltre, i profitti dei distributori possono essere equamente divisi tra produttori e consumatori, consentendo ai primi di ottenere la giusta ricompensa per il loro lavoro.
Mentre ai secondi è garantito di sapere esattamente cosa stanno pagando e di pagarlo meno.
Ogni mercato dei produttori rappresenta un mezzo per accorciare la filiera. Hanno lo stesso obiettivo e possono conseguire gli stessi risultati: i GAS Gruppi di Acquisto Solidale, le esperienze ed ogni altra forma di vendita diretta.
La filiera locale costituisce un elemento imprescindibile per arricchire le economie locali.
Spesa alla spina: i vantaggi di acquistare prodotti sfusi
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