Il trapianto di cornea artificiale rappresenta l’ultima frontiera per coloro che soffrono di gravi patologie della cornea.
In molte circostanze, il tradizionale trapianto di cornea non costituisce un’alternativa valida.
Il numero di interventi di trapianto di cornea artificiale nel mondo sta aumentando significativamente,
ogni anno a partire dal 2015, grazie all’introduzione di nuovi modelli di cornea artificiale più biocompatibili ed efficaci.
In particolare, la Cornea Artificiale di Boston sta diventando sempre più diffusa. In India, dove le malattie della cornea sono molto diffuse,
è stato istituito un centro dedicato alla produzione e allo sviluppo della Cornea Artificiale di Boston.
Qui è stato concepito un nuovo modello chiamato Lucia.
Il trapianto di cornea artificiale può essere considerato come soluzione ideale nei casi in cui vi sia una neovascolarizzazione estesa della cornea,
ad esempio a seguito di cheratite erpetica o ustioni causate da acidi o alcali (come la calce o agenti chimici corrosivi), o in presenza di deficit delle cellule staminali.
Attualmente, il principale motivo per effettuare un trapianto di cornea artificiale è il rigetto del tradizionale trapianto di cornea.
Quando un trapianto naturale viene respinto, è possibile ripetere l’intervento; tuttavia, le possibilità che questo secondo trapianto possa sopravvivere sono sempre più ridotte. Secondo le statistiche americane, il primo trapianto di cornea ha una sopravvivenza del 90% a 5 anni,
il secondo del 50% a 5 anni e il terzo meno del 20% a 5 anni. Pertanto, dopo che il secondo trapianto di cornea fallisce,
attualmente si tende ad optare per un trapianto di cornea artificiale anziché continuare con ulteriori trapianti tradizionali.
Esistono diversi tipi di cornea artificiale. Il più utilizzato a livello mondiale è la Cornea Artificiale di Boston o Cheratoprotesi di Boston, sviluppata presso l’Università di Harvard.
La Cheratoprotesi di Boston è composta da una cornea donatrice su cui viene assemblata una cornea artificiale realizzata in materiale plastico e titanio.
Una volta assemblato il complesso formato dalla cornea artificiale e quella donatrice, si procede alla rimozione della cornea opaca del paziente,
e successivamente si sutura il nuovo complesso della Cornea Artificiale di Boston sull’occhio del paziente. A questo punto viene applicata una lente a contatto. Questi pazienti dovranno utilizzare la lente a contatto per tutta la vita, insieme ad appositi colliri specifici.
Il vantaggio principale di questo intervento è rappresentato dalla possibilità di ottenere un recupero visivo estremamente rapido. Inoltre, nel caso di rigetto, la cornea artificiale rimane trasparente in quanto realizzata in materiale plastico, a differenza del tradizionale trapianto di cornea che può causare una diminuzione della vista in caso di rigetto.
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