Le persone semplici sono elegantissime per loro natura. E non sono schiave del narcisismo.
Non è affatto semplice essere semplici e in generale le soluzioni più semplici, autentiche e sicure sono le ultime che troviamo.
Non si tratta, come potrebbe sembrare, di un modo per complicarsi la vita.
Ma è soltanto una visione banalizzata, riduttiva, schematica della semplicità.
Più che una virtù, la consideriamo un cedimento, una resa. Specialmente nell’era della competizione, del merito, delle competenze; se non riesci a superare gli altri non sei nessuno.
Eppure la semplicità ha un enorme valore estetico ed etico.
La semplicità è una qualità. E il fatto di essere semplici rafforza la nostra personalità invece di indebolirla.
Una tragica distorsione semantica, alla quale corrisponde un declino concettuale della semplicità, ha portato al proliferare di sinonimi tutti dal significato negativo attorno a questa parola.
Semplicione, sempliciotto, solo per fare due esempi: individui insignificanti, privi di peso e quindi poco affidabili.
Il contrario del valore e dell’importanza specifica della semplicità: un dono da coltivare e non sprecare.
La semplicità ci restituisce il senso dei gesti, delle parole, dello spazio e in generale delle cose.
Cosa c’è di più semplice di un dizionario dove possiamo recuperare e utilizzare senza parsimonia parole come grazie, scusa, prego.
Parole che, nella loro essenzialità, hanno un peso significativo per la qualità delle nostre relazioni e non vengono mai sprecate.
A differenza di tante autocelebrazioni verbali a cui siamo costretti ad assistere da parte di persone che, quando le incontriamo, ci salutano così: “Ciao, come sto?”.
E’ comunque alla fine la cosa che da più serenità, sono i luoghi semplici, le scoperte semplici che possono però donare alla nostra vita uno stato di benessere, empatia e voglia di condivisione.
Una persona semplice ha il suo stile di vita e soprattutto una personalità che riesce ad esprimere anche sul piano estetico.
Si dice che l’uomo di buon gusto deve essere semplice nei suoi bisogni, e la semplicità si vede dalla raffinatezza, stile, classe, garbo, finezza, savoir-faire, decoro, misura e delicatezza.
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