L’Italia ha recentemente espresso un netto rifiuto al mais transgenico e il Glifosato prodotto dalla Monsanto,
una decisione di grande impatto che rappresenta una svolta significativa per il nostro paese, manifestando con chiarezza la propria posizione non solo all’Europa ma anche a livello globale.
I Ministri della Salute, delle Politiche Agricole e dell’Ambiente stabiliscono il divieto di coltivazione del mais transgenico della Monsanto nei campi italiani.
Questa scelta di escludere gli OGM assume un ruolo politico di notevole importanza e ribadisce il chiaro no dell’Italia,
agli organismi geneticamente modificati, anticipando le nuove normative in materia.
La prossima direttiva europea non solo vieterà la coltivazione degli OGM, ma consentirà anche di prevenire contaminazioni accidentali delle colture tradizionali
e biologiche da parte di organismi geneticamente modificati.
Le etichette saranno rese più esplicative per permettere il controllo della presenza di OGM negli alimenti animali e in altri prodotti in Italia.
Inoltre, l’apposizione dell’indicazione “senza OGM” sulle etichette sarà regolamentata secondo le disposizioni stabilite dai singoli Stati.
I sondaggi confermano inequivocabilmente che gli italiani si oppongono agli OGM: l’80% degli intervistati è contrario alla coltivazione e al consumo degli organismi geneticamente modificati.
Al di là delle valutazioni economiche sui vantaggi e svantaggi,
i consumatori dimostrano sempre maggiore attenzione verso le problematiche legate alla sicurezza ambientale e alla salvaguardia della biodiversità delle specie vegetali coltivate in Italia.
Anche l’Olanda si oppone a Monsanto,
il Messico, un nuovo Stato è pronto a vietare la vendita di erbicidi a base di glifosato ai cittadini privati
Questa decisione è stata recentemente presa dal Parlamento olandese.
Coloro che solitamente utilizzano l’erbicida Roundup nell’orto o nel giardino dovranno ricercare alternative per il controllo delle erbacce.
Monsanto è il principale produttore di semi transgenici,
venduti insieme ad erbicidi e altre sostanze nocive che costituiscono una grave minaccia per le api, le farfalle e gli uccelli.
Non solo: intere comunità vengono soggette alla fumigazione e la catena alimentare viene contaminata a causa degli organismi geneticamente modificati.
Gli organismi geneticamente modificati cioè specie alterate mediante l’inserimento di geni di altre specie per controllare parassiti e piante infestanti – costituiscono un tema ambientale controverso che suscita notevole preoccupazione non solo tra gli ambientalisti, ma anche tra il pubblico in generale.
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