Ogni malattia che affligge il corpo umano e il nostro pianeta ha origine dalla carne e dal modo in cui la produciamo.
Le parole espresse ieri dallo chef Biagiarelli.
Autore del libro Ho mangiato troppa carne, ha condiviso la sua esperienza verso una dieta priva di prodotti di origine animale.
Anni fa adottavo scelte alimentari simili a quelle della maggior parte delle persone.
Tuttavia, grazie alla mia professione, ho viaggiato ampiamente e ho avuto l’opportunità di esplorare la cultura gastronomica internazionale.
Ho creato un catalogo dei vari tipi di carne che ho consumato: manzo, bisonte, bufalo, canguro, maiale e maialino, tacchino, oca, coccodrillo
Il cibo che mi ha colpito maggiormente, Il porcellino d’India, non tanto per il sapore quanto per l’aspetto.
E ancora, la carne di insetti e lo scorpione.
Ciò che mi ha realmente fatto riflettere è stata la visione dei cani che si aggiravano nelle rosticcerie in Cina:
in quel momento ho compreso che il consumo di carne è una questione di tradizione ed è così ovunque.
Da lì ho iniziato a cambiare.
Tale cambiamento è avvenuto anche attraverso la visione del documentario Dominion, il quale illustra le condizioni degli animali negli allevamenti intensivi.
Si tratta di un vero e proprio olocausto animale.
Dopo aver visto questo film, si perde completamente la voglia di mangiare carne.
Ha fornito alcuni esempi, incluso quello riguardante il pollame allevato a terra. È consentito mantenere fino a 42 kg di pollame in un metro quadrato: ciò equivale a 17 polli in uno spazio così ridotto!
Ho trattato esaustivamente questo argomento nel mio libro e per scriverlo ho intervistato numerosi esperti nel campo scientifico.
Un epidemiologo mi ha spiegato che tutte le epidemie conosciute hanno origine nell’allevamento o nel consumo di carne.
Attualmente in Sudamerica stiamo assistendo ai primi casi di trasmissione da uomo a uomo dell’aviaria mentre in Italia ci troviamo ad affrontare la peste suina.
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