Ormai la nuova frontiera del viaggio è diventato l’ecoturismo, o meglio il turismo naturalistico, o sostenibile. Diamo un occhiata all’ecoturismo.
Ad esempio, la nozione di ecoturismo è collegata ai viaggi verso le aree naturali, mentre il “viaggio rigenerativo” è quello che si propone di lasciare un certo luogo in condizioni migliori rispetto a quando lo si è trovato.
Numerose località hanno pagato dazio per il loro successo, subendo un’autentica invasione da parte di folle enormi di visitatori.
Un fenomeno che viene solitamente definito “sovraffollamento turistico” o “overtourism”.
Pertanto, uno dei primi passi pratici verso un turismo sostenibile potrebbe essere proprio l’abbandono delle rotte più battute:
la possibilità di visitare luoghi meno affollati e più tranquilli potrebbe garantire un’esperienza ancora migliore e senza dubbio serve a combattere il sovraffollamento turistico. Infatti, mentre i luoghi più popolati e fotografati tendono a perdere il loro fascino.
Scegliere la bassa stagione, città più piccole e meno famose o zone rurali rappresenta un ottimo modo per alleggerire il carico sulle destinazioni principali e offrire benefici a tutte le comunità.
Durante i viaggi, spesso si tende a creare programmi serrati in cui gli spazi vuoti e i momenti di pausa sono rari o addirittura inesistenti.
Pratica, quasi sempre determinata dalla percezione della possibile unicità del momento, non rappresenta affatto la strategia migliore per conoscere davvero un determinato luogo e scoprirne le peculiarità.
Il modello di turismo “toccata e fuga”, sebbene diffuso, non si sposa bene con la necessità di immergersi nella cultura locale, di creare connessioni con la comunità e le persone, di scoprire i piatti tipici o i piccoli musei che raccontano la storia del luogo.
Rallentare, o magari fermarsi a osservare e riflettere, è un modo per rafforzare il legame con i luoghi perché consente di scoprire e vivere appieno il posto che si sta visitando.
I turisti consumano più delle comunità locali, quindi anche un utilizzo più consapevole delle risorse può fare la differenza nel raggiungimento della piena sostenibilità.
Con alcune semplici accortezze come fare la doccia anziché il bagno o soggiornare in strutture a basso impatto ambientale,
Tuttavia, per essere concretamente d’aiuto bisogna sempre tenere a mente che il turista è ospite nella casa di qualcun altro: rispettare le leggi, le linee guida e anche i costumi e la cultura dei residenti.
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