La Tecnologia: La strage in Libano tramite esplosioni simultanee di cercapersone ha ripercussioni che vanno ben oltre il conflitto mediorientale.
Le reazioni si suddivisero principalmente in due categorie.
Da un lato, amici e nemici compresero che Israele stava avviando una nuova fase della sua offensiva contro Hezbollah.
Con un attacco devastante che prefigurava nuovi ampliamenti del fronte, come purtroppo sta accadendo.
Dall’altro lato, si manifestò una sorta di incredula ammirazione per l’efficienza del Mossad, apparso intenzionato a ricostruire la propria credibilità sia a livello nazionale che internazionale,
dopo il tragico smacco subito il 7 ottobre 2023 quando non riuscì a prevenire la carneficina orchestrata da Hamas.
Con il passare dei giorni, la caccia dei nemici attraverso apparati tecnologici,
ha suscitato ulteriori analisi anche all’interno della comunità della difesa statunitense.
Dal punto di vista strettamente tecnologico, infiltrare e manipolare a distanza dispositivi di uso quotidiano non rappresenta una novità.
Gli esperti hanno riesumato precedenti storici, sia israeliani che non.
Anche gli Stati Uniti avevano messo in atto operazioni simili, l’intelligence americana aveva manomesso i cellulari di leader alleati, tra cui l’allora cancelliera Angela Merkel, per intercettarne le comunicazioni.
La questione se ciò non abbia legittimato una nuova forma di guerra: la cyber-guerra del futuro.
Perché non considerare l’ipotesi che qualcuno stia studiando modi per utilizzare i semiconduttori che alimentano i nostri computer e telefoni cellulari così come gli elettrodomestici e praticamente ogni oggetto dotato di memorie e circuiti elettronici a fini militari, non è impossibile.
E riguardo alle nostre automobili, che ormai funzionano come centraline digitali.
Si apre un campo illimitato: ci troviamo pertanto ad affrontare le azioni dei nostri nemici e le necessità di autodifesa o prevenzione da parte nostra.
Un’operazione come quella condotta dal Mossad certamente non è alla portata di chiunque;
I militari di Tel Aviv hanno investito tempo ed energie nella ricerca scientifica finalizzata alla guerra tecnologica.
Hanno persino disseminato start-up nella Silicon Valley californiana, dove esiste un gruppo di innovatori direttamente collegati ad alcuni settori delle forze armate israeliane.
La testimonianza di Ella ragazza Ucraina in guerra
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