Una considerevole parte della popolazione italiana opta sempre più frequentemente per prestazioni sanitarie a pagamento, evitando persino di tentare la prenotazione nel sistema pubblico, consapevole delle inaccettabili liste d’attesa.
Questo dato rappresenta uno degli aspetti più preoccupanti.
Particolarmente inquietante è la situazione di coloro con redditi bassi che si vedono costretti a rivolgersi a servizi a pagamento per ricevere controlli, visite e interventi urgenti.
Una porzione di questa categoria di cittadini ha deciso di rivolgersi direttamente al settore privato,
conscia dei tempi prolungati nelle liste d’attesa pubbliche. Inoltre, coloro con un basso Indicatore della Situazione Economica Equivalente (Isee)
hanno sacrificato altre spese per poter sostenere le spese mediche. In generale, diversi italiani hanno dovuto fare sacrifici per garantirsi le cure necessarie.
Ciò che risulta ancor più grave è il numero significativo di individui a basso reddito che hanno rinviato o addirittura rinunciato a cure mediche o esami specialistici a pagamento poiché non potevano permetterseli.
L’effetto erosivo sulla ricchezza” e la “regressività sociale” sono il risultato del progressivo indebolimento del Sistema Sanitario Nazionale avvenuto nel corso degli ultimi anni, con conseguenze drammatiche sullo stato di salute delle fasce sociali teoricamente più protette secondo i principi del nostro ordinamento.
Alla fine dell’anno scorso, il rapporto del Censis ha evidenziato come sempre più persone stiano incontrando difficoltà nell’accesso ai servizi sanitari nella propria Regione, principalmente a causa delle liste d’attesa sempre più lunghe; ciò ha portato molte persone ad indebitarsi pur di ricevere le cure mediche necessarie.
https://www.cupsolidale.it/prezzi.html
Sanità pubblica o privata ?
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