Agosto 12, 2024

La riscoperta e la bellezza del turismo vintage

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La riscoperta e la bellezza del turismo vintage

Ecco la riscoperta di elementi che credevamo ormai superati, come il turismo vintage.

Recentemente è stata formalizzata una partnership strategica tra due importanti gruppi economici operanti nei settori alberghiero e della moda di alta gamma, con l’obiettivo di rilanciare l’Orient Express.

Questo ricorda in prima battuta la Belle Époque e i libri Agatha Christie.

Il successo del turismo vintage rappresenta non solo un indicatore di gusto, ma anche una manifestazione di insoddisfazione rispetto ad alcuni canoni contemporanei.

Alla rapidità si preferisce la tranquillità; all’ansia del fare, si contrappone la volontà dell’ essere.

In opposizione alla tecnologia e al predominio dell’utilitarismo, emerge la ricerca dell’equilibrio umano e il piacere per la bellezza.

Si tratta quindi di una tendenza che invita a riflettere e a riconsiderare i veri bisogni e le necessità dell’essere umano.

Il turismo vintage significa immergersi in un contesto variegato e complesso.

Proviamo a riflettere, e come possiamo spiegare razionalmente l’attrattiva che esercitano ancora oggi caffè, alberghi e ristoranti risalenti alla fine dell’Ottocento o all’inizio del Novecento.

Sicuramente la storia gioca un ruolo fondamentale.

Si tratta piuttosto di un incontro tra sensazioni e della consapevolezza di uscire temporaneamente dall’ordinarietà.

È un’opportunità per immergersi nell’eleganza di un ambiente e assaporare ciò che il semplice possesso materiale non può offrire.

Il segnale più emblematico di questa crescente voglia di eleganza senza tempo è rappresentato dalla volontà di rilanciare l’Orient Express, il treno più famoso nella storia.

La concezione del mondo e del tempo riflessa all’interno dei suoi vagoni è diametralmente opposta all’idea moderna del treno con cui siamo familiarizzati.

Il “treno” significa essenzialmente spostamento; il criterio con cui lo valutiamo è prevalentemente legato all’efficienza: al numero di minuti o ore necessari per raggiungere una destinazione.

L’Orient Express si discosta radicalmente da questa visione convenzionale.

Da Parigi a Istanbul o da Vienna a Budapest, ciò che importa non sono tanto i chilometri da percorrere quanto le sensazioni provate durante il tragitto.

L’esperienza stessa più dello spostamento a definire il viaggio; non bastano le lancette delle ore e dei minuti a scandirlo;

sono piuttosto le impressioni degli ambienti circostanti e un’armonia generale fatta di bellezza ed eleganza a registrarlo istante dopo istante.

Se tutto questo vale per un treno, immaginiamo cosa possa significare nel caso di un veliero.

Il successo attuale della compagnia navale Star Clippers è particolarmente esemplificativo in tal senso; essa offre ai turisti l’emozione unica di una crociera su questo tipo particolare di imbarcazione.

Scegliere di sfruttare la forza del vento come principale motore dice molto sul tipo d’efficienza perseguita in queste traversate.

Anche in questo caso, rispetto alle crociere tradizionali, ciò che conta maggiormente è la riscoperta del piacere trascorrere tempo in armonia con l’esperienza vissuta;

Il gesto libera mente e corpo dalle ansie e dalle aspettative che spesso finiscono per inghiottire l’esistenza individuale.

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