Agosto 10, 2024

Emergenza peste suina epidemia che continua

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Emergenza peste suina epidemia che continua

Emergenza. Da sperare come al solito che i controlli siano davvero efficaci, e che le carni non siano messe in commercio, come accade con imprenditori senza scrupoli.

È tornata la preoccupazione tra gli allevatori italiani riguardo alla Peste suina africana.

Una minaccia mai completamente sopita, che si è ripresentata a fine luglio con nuovi focolai in cinque regioni.

A confermare i timori più gravi è giunto ieri anche il severo giudizio della missione di esperti inviata dalla Commissione Europea per valutare la gestione della malattia da parte delle autorità italiane:

Le misure adottate dall’Italia per controllare la peste suina risultano insufficienti.

Il team della Commissione Europea sottolinea nel loro rapporto, redatto dopo una verifica in Lombardia ed Emilia-Romagna.

La strategia di controllo» della malattia nel Nord Italia deve essere migliorata.

Purtroppo l’epidemia sembra progredire più rapidamente delle contromisure e c’è da temere un’espansione verso est e sud, in direzione della Toscana.

Un imprenditore della Piacentina, un’azienda suinicola del circuito DOP del Prosciutto di Parma,

esprime la sua grande preoccupazione, progettiamo e investiamo denaro con una costante preoccupazione per il futuro, entrando quotidianamente in allevamenti divenuti bunker, adottando procedure di biosicurezza che ricordano in certi aspetti il periodo del Covid.

Le restrizioni attualmente in vigore rimarranno tali fino al 19 agosto.

E prevedono, tra l’altro, il divieto di movimentazione dei suini vivi all’interno delle aree di sorveglianza e protezione nelle regioni:

Piemonte, Lombardia ed Emilia-Romagna, oltre all’obbligo di segnalare ogni aumento nella mortalità o casi di mortalità anomala.

L’ emergenza è nuovamente presente.

Le associazioni del settore denunciano che si tratta di una strategia inefficace che potrebbe avere gravi conseguenze economiche sul comparto.

A due anni e mezzo dal primo caso accertato di cinghiale infetto nella provincia di Alessandria.

Il virus ha fatto la sua comparsa e ha invaso con forza gli allevamenti suinicoli i danni sono già ingenti e la situazione sta per degenerare sia dal punto di vista sanitario sia economico.

Negli ultimi periodi sessantamila maiali sono stati soppressi in Italia le finite nell’inceneritore.

Si assiste ormai senza soluzioni, all’uccisione di suini sani a causa la diffusione del virus a causa della fauna (cinghiali) selvatica fuori controllo.

La targa di Margherita Hack a Giulia Innocenzi

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