Agosto 4, 2024

Il corpo e social media stereotipi sempre errati

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Il corpo e social media stereotipi sempre errati

Discutere del corpo sui social media richiede competenze adeguate. Affrontare l’ argomento come se fosse cronaca gossip cadendo in stereotipi errati, può portare followers, ma non è salutare.

Tuttavia, nel corso degli anni, i media e le tv hanno contribuito a formare un’immagine distorta. L’immagine corporea costituisce uno degli elementi fondamentali della nostra identità.

Rappresenta il modo in cui percepiamo e ci relazioniamo con il nostro corpo.

Negli anni, tuttavia, questa immagine è stata distorta dai media, portando molte persone a sviluppare una concezione negativa di sé stessa, una percezione alterata e insoddisfazione.

Senza dubbio, l’elaborazione di informazioni errate gioca un ruolo significativo nella percezione inaccurata. La famiglia, la società, i media e la cultura rivestono tutti una funzione cruciale.

L’accettazione sociale ha un’importanza fondamentale; uomini e donne tendono a presentare il proprio corpo in modi che siano considerati socialmente desiderabili.

Televisione, pubblicità e social media hanno creato un ideale comune da perseguire e raggiungere: standard irrealistici e poco inclusivi che promuovono immagini di uomini muscolosi e forti e donne esili e femminili.

Questi ideali di bellezza sono stereotipati e tossici ma aspirati da molti. In particolare attraverso i social media avviene un costante confronto con i corpi altrui.

Si pubblicano fotografie, si visualizzano video ed si ricevono commenti anche negativi riguardo al proprio aspetto fisico.

Così facendo, bellezza ed apparenza diventano gli unici ideali da seguire, spingendoci a cercare una perfezione impossibile da realizzare.

Siamo poi costantemente bombardati da messaggi legati alla cultura della dieta.

Il senso di colpa derivante dal consumo di alimenti considerati proibiti, la sensazione di aver sbagliato qualora ci concedessimo qualche indulgenza, unitamente all’ossessione per trattamenti estetici.

Per contrastare questi ideali erronei è fondamentale imparare a ricercare modelli più autentici ed accessibili.

I corpi rappresentati nei media sono sempre standardizzati e raramente lasciano spazio alle diversità; infatti persone disabili, transgender o appartenenti a diverse etnie vengono raramente incluse nelle pubblicità

Seguire messaggi e pagine social appropriati aiuta ad esercitare maggiore criticità nei confronti delle immagini visualizzate sui social, sempre e spesso distorte dalla realtà, potrà favorire lo sviluppo attorno a noi di un’atmosfera più salutare.

Acquisire consapevolezza della propria immagine insieme alle attività consentite dal nostro corpo rappresenta indubbiamente il primo passo verso lo sviluppo profondo dell’amore verso se stessi.

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