Benessere digitale,

Attualmente, trascorriamo un tempo sempre maggiore online, al punto che sembra quasi impossibile distaccarci dai nostri dispositivi.

Counterpoint Research ha condotto uno studio su tremilacinquecento utenti a livello globale per determinare la frequenza con cui utilizziamo lo smartphone.

Dallo studio emerge che oltre una persona su quattro impiega ben sette ore al giorno sul proprio dispositivo mobile.

Si tratta di un dato significativo, poiché indica che escludendo le otto ore medie dedicate al sonno una persona su quattro trascorre quasi la metà della propria giornata di fronte allo schermo.

Questi dati, estremamente preoccupanti, rendono oggi più che mai necessario discutere del benessere digitale.

Questo concetto si riferisce alla capacità di instaurare e mantenere una relazione sana con la tecnologia.

Significa utilizzare gli strumenti digitali per raggiungere i propri obiettivi piuttosto che come fonte di distrazione o ostacolo.

Se riusciamo a esercitare un controllo sulla tecnologia, possiamo sfruttarne appieno il potenziale per ottenere vantaggi significativi; viceversa, l’assenza di tale controllo può condurre a conseguenze deleterie.

Ma perché risulta così difficile gestire il nostro rapporto con la tecnologia.

Oggi esistono organizzazioni che competono attivamente per catturare la nostra attenzione, distraendoci attraverso notifiche dallo smartphone, notizie altamente personalizzate e giochi progettati per creare dipendenza, accompagnati da titoli accattivanti e talvolta fuorvianti.

Le organizzazioni sono motivate a ottimizzare i loro cicli interattivi attingendo anche a tecniche psicologiche per coinvolgerci maggiormente.

Spesso questo viene fatto per aumentare le percentuali di clic e il numero di utenti attivi giornalieri, con l’obiettivo finale di incrementare i ricavi.

Si possono individuare due problematiche principali relative a queste forme d’interazione.

La prima consiste nel sentirsi costantemente stressati a causa del flusso incessante di interruzioni unite alla paura di perdere opportunità.

La seconda ed ancor più rilevante è che il nostro coinvolgimento in tali contenuti comporta una riduzione del tempo dedicato alla costruzione e al mantenimento delle relazioni con persone reali.

Le piattaforme contemporanee sembrano essere progettate involontariamente per isolarci anziché favorire lo sviluppo di forti legami sociali.

Pertanto, il benessere degli individui sarà negativamente influenzato dalla tecnologia digitale per tre motivi:

Ci siamo evoluti come esseri sociali e interpersonali e non siamo in grado di adattarci ai comportamenti e alle esigenze necessari per prosperare socio-emotivamente e fisicamente in un mondo digitale caratterizzato da un ritmo accelerato.

La tecnologia digitale dal design agli algoritmi si è sviluppata senza una sufficiente considerazione dell’empatia sociale e dei pregiudizi intrinseci.

Non abbiamo compreso come mitigare l’influenza negativa di certe forme tecnologiche nel far emergere il nostro lato peggiore quando comunichiamo online con altri individui.

Diventa quindi imprescindibile analizzare la qualità del tempo trascorso online al fine di valutare se gli strumenti digitali stiano realmente apportando valore alla nostra vita.

La tecnologia deve fungere da supporto piuttosto che da distrazione o limite; pertanto, è fondamentale acquisire consapevolezza riguardo alle proprie abitudini digitali affinché si possa ottimizzare l’uso dei dispositivi.

Spesso il tempo dedicato alla tecnologia sfugge al nostro controllo poiché le azioni sono abituali ed inconsce.

Esistono numerose applicazioni che consentono di monitorare il tempo speso online.

Ad esempio, all’interno del menu delle impostazioni del vostro telefono troverete la possibilità di effettuare tale verifica.