Invasione negli ultimi anni, si è registrato un incremento del 70% delle importazioni di prodotti alimentari provenienti dall’estero. Questi prodotti provengono da Paesi che non rispettano gli stessi standard di sicurezza alimentare e ambientale. Si tratta di un vero e proprio attentato al patrimonio agroalimentare italiano.
Favorito dalle decisioni insensate dell’Unione Europea che hanno portato a una diminuzione della produzione agricola nazionale. Nessun settore è stato immune da questa invasione.
Un esempio di questa invasione sono le patate: ad eccezione di quelle destinate alla semina, ne sono state importate 797 milioni di chili, sotto forma di patatine già pronte come quelle fritte in sacchetti. Inoltre, sono state importate grandi quantità di piselli freschi e secchi e fagioli pere a un totale di 127 milioni di chili. È fondamentale sensibilizzare le istituzioni sull’obbligo dell’indicazione d’origine sui prodotti agroalimentari.
Per evitare l’importazione di prodotti che vengono venduti come italiani senza rispettare le regole e gli standard richiesti per i prodotti nazionali. Questa situazione genera una concorrenza sleale per i produttori italiani.
Dobbiamo evitare che i consumatori vengano ingannati e bloccare ogni pratica che permetta la vendita fraudolenta con etichetta italiana.
Magari camuffandone il nome, come nel caso del prosciutto realizzato con cosce di maiale provenienti dall’estero. Inoltre, si aggiunge una concorrenza sleale da parte di Paesi che non sono tenuti a rispettare le norme ambientali per l’uso di fitofarmaci e le regole etiche per i diritti dei lavoratori e dei consumatori, sebbene sia legale.
Per quanto riguarda i prodotti biologici, è prioritario garantire un prezzo equo e la qualità, poiché il “biologico” nazionale rappresenta sempre un prodotto certificato e costituisce un elemento chiave per difendere il reddito degli agricoltori e garantire la trasparenza dell’intera filiera nei confronti dei cittadini.
Ciò significa che gli alimenti biologici importati dovranno seguire le medesime regole imposte agli agricoltori biologici europei.
Infine, bloccare l’utilizzo degli agrofarmaci è essenziale per tutelare la salute, la fertilità del suolo, gli ecosistemi e la salute dei consumatori.
Perchè acquistare prodotti bio due consigli da seguire
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