Luglio 27, 2024

Alimentazione longevità e stile di vita

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Alimentazione longevità e stile di vita

Alimentazione e invecchiare è un processo che suscita generalmente disappunto, ancor di più quando questo avviene in condizioni sfavorevoli.

Piuttosto che aspirare a una vita prolungata caratterizzata da una vecchiaia afflitta da malanni, ci proponiamo di conseguire una longevità maggiore accompagnata da buone condizioni di salute.

Si tratta di un obiettivo significativo.

Considerando la complessità dei processi coinvolti nell’invecchiamento, il quale rimane comunque un fenomeno che può essere influenzato attraverso interventi sullo stile di vita. In particolare per quanto riguarda l’alimentazione.

Diversi studi hanno evidenziato il rapporto tra restrizione calorica e longevità.

I risultati possono essere sintetizzati in un’unica affermazione: mangiare meno porta a vivere meglio.

L’invecchiamento si configura come un processo intrinsecamente complesso.

Determinato da molteplici fattori e comune a tutti gli organismi viventi, comportando un declino strutturale e funzionale che può variare in velocità.

Ciò che preoccupa maggiormente è l’aumento dei disagi associati a una forma problematica di invecchiamento,

caratterizzata da una perdita più o meno significativa delle capacità fisiche e cognitive.

Accompagnata da un incremento progressivo della dipendenza da farmaci e assistenze esterne.

Questa situazione non solo comporta costi emotivi e umani ma incide anche sui costi sociali.

I quali diverranno sempre più difficili da sostenere in una società destinata ad assistere a un aumento considerevole del numero degli anziani nel prossimo futuro.

Pertanto, non è sufficiente allungare la durata della vita;

L’obiettivo deve essere quello di vivere più a lungo mantenendo uno stato di salute ottimale, esenti dalle sofferenze e dai disturbi attualmente percepiti come inevitabili conseguenze dell’invecchiamento.

Una corretta alimentazione potrebbe rivelarsi fondamentale al riguardo.

È stato dimostrato che la restrizione calorica ha effetti significativi nel prolungare la longevità; anche negli esseri umani sembra manifestare effetti positivi.

Studi condotti su brevi periodi hanno mostrato che una riduzione dell’apporto calorico del 25-30% può portare a miglioramenti significativi in vari importanti marcatori: colesterolo totale, LDL e HDL, trigliceridi.

La dieta impostata deve anche rispondere pienamente alle necessità e all’assunzione corretta di vitamine e minerali ed è ricca di alimenti con elevato contenuto di fibre e fitocomposti.

Contrastare l’invecchiamento non rappresenta esclusivamente una questione legata alla vanità come si potrebbe superficialmente pensare.

Ma piuttosto una questione cruciale per il benessere fisico, mentale e sociale, considerando i costi associati a una vecchiaia segnata da problematiche varie.

Se alla frugalità dei pasti si aggiunge anche un’adeguata dose di movimento, si potrà seguire senza sforzo la dieta mediterranea i cui principi fondamentali purtroppo dimenticati sono proprio frugalità e impegno.

Tutto ciò non implica necessariamente vivere privandosi o patendo la fame.

Ma consiste nel trovare il giusto equilibrio rispetto ai propri bisogni individuali.

Consumando porzioni adeguate al proprio livello di attività fisica quotidiana e limitando il consumo degli alimenti più ricchi e gustosi alle occasioni speciali

È altresì importante mantenere un buon peso corporeo accompagnato da un adeguato livello d’attività fisica.

I consigli per un l’alimentazione biologica del dott. Berrino

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