Luglio 2, 2024

Lavoro quattro giorni a settimana si può fare

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Lavoro quattro giorni a settimana si può fare

Non implica una riduzione dell’orario di lavoro, ma piuttosto una redistribuzione del carico lavorativo.
Aumentando le ore giornaliere ma ottimizzando il tempo, eliminando le numerose riunioni e chiamate spesso inutili che ormai riempiono la giornata lavorativa.
I lavoratori riflettono molto più attentamente su ciò che desiderano dal lavoro e dalla vita.

I lavoratori stanno rivalutando, e in alcuni casi ribaltando, le loro concezioni sul proprio valore, e sulla sicurezza occupazionale.

E su cosa desiderano dai datori di lavoro e su cosa sono disposti a offrire in cambio.

Si richiede una retribuzione più elevata, maggiore flessibilità e supporto, nuove sfide, maggior riconoscimento, prospettive migliori e una cultura aziendale più equa ed inclusiva.

Inizialmente è stato lo smartworking, la tanto ambita possibilità di lavorare da remoto nel luogo e talvolta negli orari preferiti, che è stata adottata durante la pandemia e poi non abbandonata.

È vero che molte aziende sono tornate alla normale vita da ufficio, però lavoratori in remoto in Italia sono stati 3 milioni.

Un aumento del 540% rispetto alla situazione pre-Covid, e si stima che nel 2024 saranno 3,65 milioni.
Adesso sembra invece essere il momento della “settimana lavorativa di quattro giorni”, ovvero la possibilità di lavorare quattro giorni a settimana che, dopo aver preso piede principalmente all’estero.

Sta guadagnando sempre più terreno anche in Italia.

Intesa Sanpaolo per prima, seguita da Luxottica e Lamborghini, ha stabilito che i propri dipendenti lavoreranno quattro giorni a settimana, concedendo loro un giorno di riposo aggiuntivo.

Secondo uno studio su circa 2.000 lavoratori italiani, il 56% dei partecipanti sarebbe disposto a passare alla settimana lavorativa di quattro giorni, portando l’impegno quotidiano a dieci ore, per trovare più spazio per la vita privata e un migliore equilibrio professionale.

Allo stesso tempo, il 35% sarebbe disposto a ridurre lo stipendio pur di ottenere un miglior equilibrio tra lavoro e vita privata.

Sembra quindi che questa possa essere una soluzione gradita agli italiani,

Il benessere dei dipendenti ha un impatto diretto sui profitti delle aziende.
Tuttavia, si tratta di un cambiamento significativo che richiede un’organizzazione di base perfettamente funzionante.
La salute e il benessere dei dipendenti sono migliorati, con aumenti significativi osservati nella salute fisica e mentale, nel tempo dedicato all’esercizio fisico e nella soddisfazione generale della vita e del lavoro.
I livelli di stress, burnout e affaticamento sono diminuiti, mentre i problemi legati al sonno hanno registrato una riduzione.
Anche i risultati ambientali sono stati incoraggianti, con una riduzione del tempo di spostamento di mezz’ora a settimana.

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