Ricordo quando i medici di famiglia erano a conoscenza di tutta la storia clinica dei loro pazienti, effettuavano controlli accurati sulla lingua, sugli occhi, sulla pelle e così via. adesso abbiamo l’intelligenza artificiale, facciamoci gli auguri….
Età biologica è stato sviluppato da un gruppo di ricercatori uno strumento basato sull’intelligenza artificiale che analizza le immagini del viso, della lingua e della retina al fine di determinare l’età biologica di un individuo. Questa tecnologia offre una panoramica sulla salute e sulle condizioni delle nostre cellule, dei nostri tessuti e dei nostri organi, nonché sul rischio di malattie croniche.
L’intelligenza artificiale che utilizza immagini del viso, della lingua e della retina potrebbe essere d’aiuto nel prevenire il rischio di sviluppare malattie croniche. Ecco tutto ciò che sappiamo.
Se osserviamo la patente di guida, possiamo facilmente capire l’età anagrafica di una persona, ma l’età biologica è più complessa da definire.
A differenza dell’età anagrafica, non esiste una misurazione universalmente accettata dell’età biologica poiché essa può essere influenzata dall’ambiente, dalle scelte individuali relative allo stile di vita e dalla genetica.
Ad esempio, un fumatore può sembrare più vecchio rispetto alla sua età anagrafica, mentre un appassionato di fitness può apparire più giovane.
Se l’età biologica supera quella anagrafica, potremmo essere soggetti a malattie croniche o a un precoce declino cognitivo.
Al contrario, se siamo biologicamente più giovani rispetto all’età anagrafica, potremmo avere un vantaggio rispetto ai nostri coetanei.
Le prime versioni degli “orologi dell’invecchiamento” (noti come “aging clock”), modelli che misurano l’età biologica, calcolavano tale età in base ai modelli di metilazione del DNA – segni chimici sul DNA che regolano l’accensione e lo spegnimento dei geni – presenti in diversi tessuti e soggetti a cambiamenti nel tempo.
Altri “orologi” hanno misurato quantità di marcatori metabolici (come il glucosio nel sangue) e proteine infiammatorie spesso analizzate dai medici durante le visite mediche annuali.
Più recentemente, gli scienziati hanno sviluppato “orologi” che utilizzano immagini 3D del viso, scansioni cerebrali o livelli di proteine nel sangue, per determinare l’età biologica di una persona.
Tutti questi strumenti tracciano qualcosa che cambia con il passare del tempo, sia si tratti delle rughe sulla pelle o dell’aumento della probabilità di malattie legate all’invecchiamento come il diabete.
Tuttavia, l’invecchiamento è un processo complesso che coinvolge diversi sistemi organici in molteplici modi. Volti. Lingue. Retine.
Per sviluppare uno strumento in grado di determinare l’età biologica, i ricercatori hanno utilizzato le immagini del viso, della lingua e della retina di 11.223 persone presumibilmente sane e quindi con un’età biologica uguale a quella anagrafica.
Ad esempio, le rughe sul viso indicano fattori ambientali come l’esposizione al sole e all’inquinamento, mentre il diradamento della retina (una parte del sistema nervoso centrale) e i vasi sanguigni danneggiati riflettono la salute del cervello e del sistema circolatorio.
La forma e la condizione della lingua forniscono invece indizi sul nostro microbioma intestinale e sulla salute dell’apparato digerente. Durante questa ricerca, i partecipanti allo studio
sono stati seguiti per cinque anni attraverso regolari controlli sanitari che includevano analisi del sangue e delle urine, questionari sullo stile di vita e esami fisici.
Come previsto, nelle persone sane l’età biologica si avvicinava molto all’età anagrafica. Tuttavia, se un soggetto ha abitudini malsane come fumare o condurre una vita sedentaria, o soffre di una malattia cronica, è probabile che l’età biologica sia superiore a quella anagrafica.
Questa differenza, chiamata “AgeDiff”, varia in media da 3,16 anni per gli individui con malattie cardiache croniche a 5,43 anni per i fumatori.
https://www.fondazionevalterlongo.org/calcolo-eta-biologica/
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