Giugno 26, 2024

Il silenzio, fondamentale per l’equilibrio mentale e la tranquillità

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Il silenzio, fondamentale per l'equilibrio mentale e la tranquillità

Il silenzio. In un mondo dominato dal rumore, diventa fondamentale l’esistenza di spazi di quiete.

Senza interferenze sonore che impediscono di apprezzare la bellezza di un luogo e di sognare ad occhi aperti.

Dall’abitazione al luogo di lavoro, dalle affollate strade cittadine alla movida nel centro storico di un borgo: ovunque si avverte il desiderio crescente di silenzio.

Perfino nelle soluzioni più moderne per la condivisione degli spazi lavorativi, come i coworking,

si cerca ora arredamento e organizzazione degli ambienti che assicurino intimità e concentrazione legate all’assenza del rumore.

Il silenzio può assumere diversi significati, ad esempio, può indicare un blocco del linguaggio,

una scarsa voglia di parlare con gli altri (e quindi anche una forma di aggressività), o un certo livello di angoscia.

Tuttavia, ciò non significa che il silenzio possa essere considerato l’opposto della comunicazione;

anzi, il silenzio è l’antitesi del rumore ed è la premessa per la parola.

Per poter parlare è necessario ascoltare e per ascoltare è indispensabile il silenzio.

I danni provocati dall’eccesso di rumore possono essere molteplici e non riguardano solo la salute fisica ma anche l’equilibrio mentale.

Quando siamo assordati perdiamo lucidità e serenità. Silenzio, per favore.

Ne abbiamo bisogno: quando il rumore dei vicini di casa ci assorda.

Quando siamo fermi a un semaforo con il rosso e chi viene da dietro suona inutilmente il clacson,

quando cerchiamo di concentrarci ma qualcosa disturba il nostro cervello.

Quanto ci manca, spesso, talvolta ogni giorno, il silenzio.

Tutti abbiamo bisogno del silenzio. È un bene essenziale come l’ossigeno per respirare e l’acqua per non morire di sete.

Eppure lo sprechiamo in un’orgia quotidiana di suoni e rumori, alcuni inevitabili e altri frutto solo di cattive abitudini.

I grandi rumori che ci assordano: considerate la sfortuna di coloro che vivono pochi metri dalle piste dell’aeroporto.

Le violenze subite dai cittadini circondati durante la notte dal caos delle movide metropolitane.

Ma anche i piccoli suoni che ci schiacciano, Il suono del cellulare che magari ti sveglia appena hai chiuso gli occhi in treno, il clacson di un’auto al semaforo.

Che ti segnala l’attimo, giusto una frazione di secondo, in cui è scattato il verde e l’automobilista o il motociclista alle tue spalle non hanno tempo da perdere.

Il silenzio ha bisogno della solitudine, non come isolamento e distacco dagli altri ma come necessità di pura e semplice tranquillità. La sua potenza rigenerativa è stata ormai confermata da numerosi studi scientifici.

A tal proposito, il silenzio viene suggerito e considerato fondamentale per lo sviluppo sano di un bambino: serve proprio come la noia a nutrire la sua creatività.

Le principali vittime dei rumori inutili gli eccessi delle movide o alle musiche che assordano il cervello in qualsiasi bar sono gli anziani e i giovani.

I primi si ritirano perché non riescono a dialogare se la loro voce viene coperta da rumori inutili, mentre i secondi danneggiano i loro timpani.

Mentre il silenzio ci rilassa e solleva il livello dei nostri pensieri, accompagnandoci in una diversa sintonia con il mondo, il rumore superfluo crea separazione da tutto e da tutti, isolamento e stress.

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