Quando ci si confronta con il tema delle pensioni e dell’età di pensionamento, è essenziale comprendere appieno i criteri che l’Inps ha elaborato per regolare la conclusione del rapporto lavorativo.
Per capire i meccanismi, è necessario rileggere attentamente gli articoli due o tre volte.
I dettagli non risultano del tutto chiari nemmeno in questa occasione, ma lascio comunque un post….se può aiutare.
Fino al 2028, l’età di pensionamento per anzianità rimane fissata a 67 anni. I calcoli riflettono gli incrementi dell’aspettativa di vita.
Chi attualmente ha trent’anni rischia di ritirarsi dal lavoro a 70 anni.
L’Inps sta aggiornando il simulatore delle pensioni in linea con le prospettive di vita, prevedendo un protrarsi del ritiro dal mercato del lavoro poco attraente.
Un individuo che compie trent’anni quest’anno e ha iniziato da poco a lavorare potrebbe andare in pensione verso i 66 anni e 8 mesi, se ha versato contributi per almeno 20 anni e ottenuto un assegno.
Secondo il simulatore, un uomo nato agli inizi del 1994,
che è entrato nel mondo del lavoro all’inizio del 2022 e ha accumulato almeno 20 anni di contributi, andrà in pensione all’età di dicembre del 2063, con 69 anni e 10 mesi.
Il simulatore non è ancora stato aggiornato riguardo alla pensione anticipata flessibile per il 2024.
Ovvero quota 103 a partire dai 62 anni d’età e dai 41 anni di contributi;
sono state fornite solamente informazioni sugli importi spettanti qualora si soddisfino i requisiti entro il 2023.
Il massimo importo per coloro che soddisfano i requisiti entro il 2023 corrisponde a cinque volte la pensione minima 2.993 euro al mese.
Fino al raggiungimento dell’età prevista per la vecchiaia, momento in cui si percepirà l’intera somma accumulata grazie ai propri contributi.
Il simulatore evidenzia che un uomo nato nel gennaio del 1980 impiegato nel settore privato
e ha iniziato ad effettuare versamenti nel sistema contributivo nel 2005,
va in pensione all’età di novembre del 2048, quando avrà compiuto i suoi sessantotto anni e nove mesi.
Fino al termine del periodo indicato 2028, l’età richiesta per accedere alla pensione di vecchiaia rimarrà stabile a sessantasette anni.
Poiché non si sono verificati aumenti nell’aspettativa di vita; successivamente dovrebbe salire a sessantasette anni e un mese dall’inizio del periodo indicato cioè il 2029.
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