Giugno 11, 2024

Allungata la vita dei prodotti con le etichette antispreco

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Allungata la vita dei prodotti con le etichette antispreco

Si vedono da tempo in giro le nuove etichette antispreco, un buon passo in avanti.

Sicuramente, credo siano tutti favorevoli all’introduzione della frase “spesso buono oltre”: per dare una mano e non sprecare prodotti inutilmente.

Solitamente il 41% dello spreco alimentare deriva da una scorretta interpretazione delle etichette e delle date di scadenza.

Le nuove diciture proposte dall’Unione Europea riguardanti le scadenze dei prodotti alimentari,

potrebbero ridurre lo spreco di cibo in Italia di 2,6 miliardi di euro all’anno, salvando 1,6 milioni di tonnellate di alimenti e riducendo gli sprechi di 11,1 kg pro capite.

L’affermazione è stata avanzata da un Istituto di Ricerca Alimentare No Profit, che sostiene pienamente la proposta presentata dalla Commissione Europea:

l’aggiunta sulla confezione dei prodotti alimentari della dicitura:

“Spesso buono oltre…” accanto alla tradizionale “Da consumarsi preferibilmente entro…” in modo da estendere la durata degli alimenti influenzando le decisioni dei consumatori.


“Ogni anno il 50% dello spreco alimentare che si verifica nelle case italiane è causato da una lettura o interpretazione errata delle etichette,

e delle date di scadenza, significa che, considerando l’ultimo rapporto Waste Watcher secondo cui nel 2024 verranno sprecati 6,48 miliardi di euro di cibo nelle case italiane,

le nuove diciture proposte dall’UE sulle scadenze degli alimenti potrebbero ridurre gli sprechi alimentari in Italia per un valore annuo di 2,6 miliardi di euro”.

Anche un recente studio condotto nel Regno Unito,

ha dimostrato che la dicitura “Da consumarsi preferibilmente entro” ha spinto il 31% dei consumatori a gettare il latte il giorno dopo la data indicata,

nonostante fosse ancora commestibile; percentuale che sale al 34% nel caso dello yogurt. ciò dimostra come la formulazione delle indicazioni sulle date di scadenza degli alimenti possa influenzare negativamente i comportamenti dei consumatori. Questa criticità potrebbe essere superata se venisse accolta la proposta avanzata dalla Commissione UE”. Secondo l’Esecutivo dell’Unione europea, l’aggiunta è opportuna per ridurre lo spreco alimentare, in quanto consente “una migliore comprensione della data di scadenza”,

influenzando “il processo decisionale dei consumatori riguardo all’opportunità di consumare o eliminare un alimento”. Secondo la bozza della disposizione, “la maggior parte dei consumatori non comprende appieno la differenza tra le etichette ‘da consumare entro’, come indicatore di sicurezza, e ‘da consumarsi preferibilmente entro’, come indicatore di qualità”.

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