Maggio 30, 2024

Tappi sulle bottiglie di plastica “fastidiosi” ecco perchè

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Tappi sulle bottiglie di plastica "fastidiosi" ecco perchè

In tantissimi si sentono infastiditi e chi, invece, riconosce l’utilità di questa misura; nel frattempo, i tappi attaccati alle bottiglie diventano una norma.

Tuttavia, ciò che resta da capire è il motivo di questa decisione.

Da circa un anno, l’Europa ha definito una nuova normativa riguardante le bottiglie di plastica e i relativi tappi.

È stato stabilito che questi ultimi dovranno essere tutti “attaccati”. Questa novità è stata accolta in maniera più o meno favorevole poiché mira a preservare l’ambiente e a ridurre la dispersione delle microplastiche.

Allo stesso tempo, tuttavia, i tappi hanno creato alcuni problemi per i consumatori.

Ma perché è stata scelta questa strategia. L’Unione Europea da tempo si impegna in un piano strategico sulla plastica che prevede la riduzione del suo utilizzo negli imballaggi e, soprattutto, nei prodotti monouso.

Negli ultimi anni molte aziende hanno già introdotto questa innovazione, ma sappiamo davvero perché i tappi di plastica vengono attaccati alle bottiglie.

I tappi attaccati alle bottiglie: la normativa europea che ha cambiato le regole della plastica.

Da diversi anni le bottiglie con i tappi di plastica sono state modificate affinché non si disperdano.

Numerose aziende hanno già adottato questo nuovo modello di tappo attaccato alla bottiglia, ma dal 3 luglio 2024 tutte le bottiglie di plastica dovranno obbligatoriamente avere il tappo attaccato.

Questa è una novità introdotta dall’Unione Europea per limitare la dispersione della plastica nell’ambiente e agevolare il suo riciclo.

A partire dal 2020, il Parlamento e il Consiglio europeo hanno varato una normativa che stabilisce che i prodotti con tappi e coperchi di plastica devono essere commercializzati con i tappi attaccati ai contenitori.

Questa direzione era stata annunciata da tempo ed è anche contenuta nell’Agenda ONU 2030 per l’economia circolare.

In essa è previsto il divieto di commercializzare determinati prodotti monouso, responsabili del 55% dei rifiuti in plastica (90%) presenti nei mari e sulle spiagge.

Come ogni decisione, anche quella riguardante i tappi attaccati alle bottiglie di plastica ha suscitato discussioni.

Da un lato ci sono consumatori che lamentano la difficoltà di bere con il tappo attaccato al contenitore, mentre dall’altro vi è l’intera filiera della plastica e, in particolare, l’aspetto del riciclo dei rifiuti.

Per quanto riguarda la questione dei consumatori, si è trovata una soluzione:

i tappi possono essere ripiegati lungo il fianco della bottiglia per agevolare la bevuta. Tuttavia, la filiera rappresenta un sistema complesso con interrogativi più profondi. L’industria della plastica impiega migliaia di persone e genera un fatturato annuale di oltre 30 miliardi di euro solo in Italia.

Il riutilizzo degli imballaggi, l’abbandono progressivo dei prodotti monouso e l’aumento dell’utilizzo di plastica riciclata nei prodotti potrebbero mettere a rischio l’intera filiera che coinvolge oltre 12.000 aziende

Soprattutto nelle quattro regioni leader del settore come Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna e Piemonte, che raccolgono il 75% della produzione italiana.

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