Trenitalia. Ci troviamo di fronte, una volta ancora, alle vergogne del nostro Paese, in particolare riguardanti il servizio offerto da Trenitalia.
Una situazione vergognosa che perdura da tempi immemorabili, senza che si riesca a identificarne l’inizio.
Come consuetudine, siamo tutti ben consapevoli dei servizi offerti dai vari treni ad alta velocità come le Frecce rosse e grigie;
Tuttavia, anche in questo ambito non mancano episodi imbarazzanti.
La nota più triste rimane la condizione dei pendolari, trattati talvolta con scarso rispetto e quasi considerati alla stregua di bestiame, che devi trasportare da qui a là.
Programmi televisivi come Striscia la Notizia, Le Iene e Report hanno puntato i riflettori su queste problematiche da sempre ma con risultati nulli purtroppo, grazie all’aiuto di ministri compiacenti.
Nonostante i numerosi cambiamenti di governo e ministri nel corso degli anni, la situazione per chi deve recarsi al lavoro alle 5 del mattino e rientrare a casa rimane disastrosa.
Chi trascorre ore sui treni per raggiungere il luogo di lavoro ha il diritto sacrosanto di aspettarsi un viaggio puntuale e affidabile, specialmente quando ci sono famiglie e figli in attesa a casa. Siamo nel 2024: è giusto pretendere standard qualitativi elevati, ma per noi sono impossibili, non siamo la Svizzera.
Per quanto riguarda il personale ferroviario, preferisco evitare dettagli. Sembrano nascondersi per timore di interagire con gli utenti o di comunicare ritardi ed inconvenienti, o domande fingendo che tutto sia regolare e senza intoppi. Se purtroppo si dimentica un tablet o uno zaino sul sedile durante il viaggio, nessuno sembra essere informato dell’accaduto, ovviamente.
In definitiva, è un vero far west: mentre Salvini protesta per i diritti dei suoi figli, a scuola per strada, in mensa scolastica, dovrebbe prima dare un’occhiata alle condizioni delle ferrovie italiane che non sono certo migliori, di quelle presenti in Ucraina in guerra.
È necessario obbligatorio e doveroso verso chi paga, agire contro i vari CEO AD e dirigenti incapaci sovra-stipendiati che continuano a gravare sempre e solo sulle nostre spalle finanziarie.
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