Credo che attualmente tutti noi leggiamo e ascoltiamo le notizie provenienti dall’Ucraina in maniera distratta, forse a causa di una sorta di “affaticamento” mentale, dovuto all’elevato numero di notizie terribili, di sofferenza, e due anni di conflitto senza soluzione.
Questa volta la notizia è pesante e, potrebbe passare inosservata o essere letta frettolosamente a causa della “stanchezza”.
Il conflitto in Ucraina stia sempre più avvicinandosi a un punto di non ritorno.
Negli ultimi tempi, alcuni Paesi membri della NATO hanno intensificato il tono delle loro dichiarazioni, a partire dalla Francia.
E’ ora il Segretario Generale della NATO, Jens Stoltenberg, a prendere la parola. Penso che sia giunto il momento per gli alleati di revocare molte delle restrizioni sull’uso delle armi fornite all’Ucraina.
Poiché soprattutto in questo momento critico, durante i combattimenti a Kharkiv vicino al confine, negare all’Ucraina la possibilità di impiegare tali armamenti contro obiettivi militari legittimi sul suolo russo renderebbe estremamente difficile la loro difesa.
Fin dall’inizio del conflitto, l’Occidente ha costantemente sostenuto l’Ucraina nel suo diritto di difendersi sul proprio territorio con l’avvertimento di evitare un’escalation che potrebbe portare ad una terza guerra mondiale.
Le parole del massimo rappresentante dell’Alleanza Atlantica potrebbero cambiare radicalmente le prospettive e invalidare mesi di sforzi diplomatici. Dobbiamo ricordarci della natura di questo conflitto: si tratta di un’aggressione russa verso l’Ucraina.
Kiev ha il diritto di difendersi, incluso colpire obiettivi situati nel territorio russo”, ha ribadito Stoltenberg
Alcuni alleati hanno già ridotto queste restrizioni permettendo l’utilizzo delle proprie armi contro bersagli militari in Ucraina. Ritengo sia giunto il momento di valutare anche questa opzione.
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