In tantissimi tanto tempo fa, partiti, associazioni, istituzioni, e politici, si sono battuti per cancellare la leva militare, “qui ogni mattina si sveglia un fenomeno”, e ripropone il tema, ma è mai possibile,? sarà l’effetto Vannacci. Bravo.
Ecco, presentato alla Camera, il progetto di legge leghista intitolato “Istituzione del servizio militare e civile universale territoriale e delega al Governo per la sua disciplina per reintrodurre la leva universale sei mesi obbligatori per ragazzi e ragazze che Salvini aveva anticipato durante il raduno degli Alpini a Vicenza lo scorso 12 maggio.
Il leader della Lega aveva spiegato che si tratta di una grande forma di educazione civica, in cui le persone possono dedicarsi al salvataggio, alla protezione civile, al pronto soccorso e alla protezione dei boschi vicino alle loro case.
A Montecitorio, una settimana dopo le parole del leader, è apparso il testo firmato da Zoffili, deputato vicino alla segreteria e membro della Commissione Difesa della Camera.
Questo testo prevede la scelta per i giovani italiani tra la formazione militare e un impiego di tipo civile, si propone l’istituzione di un servizio civile e militare tutti i giovani tra i 18 e i 26 anni di età per 6 mesi, questi 6 mesi saranno svolti esclusivamente sul territorio nazionale e nella regione o provincia di residenza o domicilio del cittadino, a meno che non vi sia una richiesta espressa da parte del cittadino stesso di essere impiegato in altre aree territoriali nazionali.
Per coloro che scelgono l’ambito militare, Zoffilli assicura una formazione militare in vista del loro impiego sul territorio nazionale. Mentre per coloro che optano per il servizio civile universale, i giovani saranno preparati a svolgere funzioni di tutela del patrimonio culturale, naturalistico e paesaggistico del Paese.
Salvini ha espresso la speranza che anche le altre forze politiche appoggino questa proposta.
La Lega aveva già presentato un altro progetto
Si prevede l’istituzione dei “riservisti” come in America o Israele per mobilitare rapidamente in caso di grave minaccia per la sicurezza del Paese o di stato d’emergenza.
Si tratta di esercito supplementare che potrebbe essere mobilitato dal governo sia in tempo di conflitto o grave crisi con ripercussioni sulla sicurezza dello Stato, sia per la difesa dei confini nazionali, sia in caso di dichiarazione dello stato di emergenza a livello nazionale da parte del Consiglio dei ministri.
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