Maggio 16, 2024

Precarietà meno giovani e paese invecchiato la foto dell’Italia

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Precarietà meno giovani e paese invecchiato la foto dell'Italia

Precarietà e un paese sempre più invecchiato, che negli ultimi venti anni si ritrova con ben tre milioni di giovani in meno. Ciò implica una diminuzione della forza lavoro, delle nuove idee, dell’entusiasmo e del futuro.

I giovani adulti, nella fascia d’età compresa tra i 18 e i 34 anni, sono i principali protagonisti di questo declino demografico che sta interessando la società italiana.

Non sorprende quindi che l’occupazione sia aumentata solo nelle fasce d’età più avanzate.

Questo calo demografico colpisce soprattutto il Mezzogiorno, che un tempo era considerato un serbatoio di capitale umano da cui le altre regioni più sviluppate attingevano durante il periodo del miracolo economico degli anni ’60.

Tuttavia, anche le donne del Sud hanno iniziato a fare meno figli a causa dei costi crescenti nell’allevamento dei bambini e della scarsità o addirittura dell’assenza di aiuti esterni come gli asili nido. Inoltre, le condizioni economiche meno favorevoli delle regioni meridionali hanno incentivato i flussi migratori.

Una volta che questi giovani del Sud se ne vanno, sia per studiare che per cercare maggiori opportunità, è difficile che tornino nella loro terra d’origine.

Di conseguenza, il Mezzogiorno sta invecchiando: negli ultimi venti anni la popolazione giovane è diminuita, il fenomeno è stato mitigato da saldi migratori positivi e dalla maggiore fecondità dei genitori stranieri.

Sono le aree interne e rurali a subire la maggior perdita di popolazione giovane in questi ultimi vent’anni.

Le precarietà e le incertezze hanno un impatto evidente sullo stile di vita dei giovani adulti sotto i 35 anni. Ciò comporta un ritardo nel matrimonio, con una media di cinque anni in più rispetto a vent’anni fa, e un posticipo nella decisione di avere figli. Di conseguenza, le culle sono sempre più vuote. Le proiezioni sono drammatiche: tra vent’anni la popolazione residente in Italia avrà perso tre milioni di persone e tra cinquant’anni gli italiani saranno 8,6 milioni in meno.

https://www.ansa.it/

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