Aprile 24, 2024

Emergenza Bostrico in tutto il veneto migliaia di abeti colpiti

()
Emergenza Bostrico in tutto il veneto migliaia di abeti colpiti

EMERGENZA: “OGNI PIANTA COLPITA DA 60-70.000 INSETTI”


Emergenza Allarme bostrico: i boschi veneti subiscono danni più gravi rispetto a quelli causati da Vaia.
A Cortina d’Ampezzo la strada dei laghi Ghedina è stata chiusa per abbattere gli abeti rossi infestati. Un’ordinanza del Comune ha vietato il traffico sia veicolare che pedonale lungo il percorso in salita dal campeggio Olympia di Fiames fino al prossimo 31 maggio.

Questa decisione rientra nel progetto del valore di 187.940 euro, che coinvolge anche San Vito di Cadore, in cui Veneto Agricoltura deve intervenire per tagliare gli abeti rossi attaccati dal temibile coleottero. In quella zona sono presenti numerosi massi che potrebbero rotolare verso valle, pertanto è necessario garantire la sicurezza delle persone.

Questo intervento rappresenta solo uno degli sforzi promossi grazie alla collaborazione tra la Regione Veneto e l’Università di Padova nel tentativo di contenere l’emergenza scatenata dopo la tempesta Vaia, con i suoi 16 milioni di metri cubi di alberi abbattuti, che hanno favorito la proliferazione dell’insetto. I tecnici sostengono che siamo giunti a un danno altrettanto considerevole, superando così il tragico bilancio del 2018.

Non è possibile effettuare un calcolo preciso, tuttavia si può dedurre dalla sorveglianza satellitare, i cui risultati annuali sono visibili su una mappa georeferenziata.

Attivata grazie alla collaborazione tra la Regione (con le unità Fitosanitarie, Foreste e Silvicoltura, Servizi Forestali), l’Università (con il Dipartimento di Territorio e Sistemi Agro-Forestali) e Veneto Agricoltura (con il Dipartimento di Sistemazione Idraulico-Forestale).

Si tratta di un rilevamento costoso e complesso che coinvolge anche l’utilizzo di trappole a feromoni. Tuttavia, queste ultime sono più utili per il controllo della densità dell’insetto che per la sua cattura. Gli esperti spiegano che sarebbero necessarie almeno 30 trappole per ettaro per una lotta attiva efficace. Tuttavia, questa sarebbe comunque una sfida impari considerando che ogni pianta è infestata in media da “60-70.000 individui”.

Non a caso, i rilevamenti del 2023 hanno evidenziato quantità “4-5 volte superiori alla soglia di allarme”, ovvero il livello in cui bisogna iniziare a preoccuparsi. È evidente che tale soglia sia già stata ampiamente superata.

E non sembra esserci alcuna tendenza positiva in vista, soprattutto considerando i cambiamenti climatici: “Quest’anno abbiamo notato che l’attività degli insetti è iniziata 2-3 settimane prima del solito. Nonostante la pioggia e il freddo degli ultimi giorni, il fenomeno si fermerà temporaneamente ma riprenderà con il caldo e il sole. Per favorire la presenza di predatori e antagonisti, sarebbe necessario un clima favorevole alle conifere e sfavorevole al bostrico. Tuttavia, questa condizione diventa sempre più difficile in anni caratterizzati da primavere molto piovose ed estati sempre più calde.

https://www.naturalistivicentini.it/

Il mangiaboschi

Click on a star to rate it!

We are sorry that this post was not useful for you!

Let us improve this post!

Tell us how we can improve this post?