Aprile 20, 2024

Imballaggi: in Francia vietati per frutta e verdura

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Imballaggi in Francia vietati per frutta e verdura

La plastica monouso è vietata in Francia per gli imballaggi di frutta e verdura, al fine di porre fine all’aberrazione degli avvolgimenti di carote, mele e banane.

Il Presidente Macron ha definito questo divieto sugli imballaggi di plastica dei prodotti freschi come una vera rivoluzione e ha sottolineato che la Francia sta prendendo l’iniziativa a livello globale con questa legge, che mira ad eliminare gradualmente tutta la plastica monouso entro il 2040.

La Spagna seguirà l’esempio introducendo un divieto simile per gli imballaggi di plastica di frutta e verdura a partire dal 2024

Nei supermercati e in altri negozi saranno vietati dalla vendita di cetrioli, peperoni, zucchine, melanzane e porri avvolti nella plastica.

Saranno vietati un totale di 30 tipi di frutta e verdura con qualsiasi tipo di involucro in plastica, inclusi banane, pere, limoni, arance e kiwi.

I produttori avranno più tempo per trovare alternative alla plastica per alcune varietà come i pomodori ciliegia o i frutti di bosco come lamponi e mirtilli. Gradualmente, entro il 2026 verrà eliminato l’imballaggio in plastica per tutta la frutta e la verdura intera.

Il governo stima che questo divieto ridurrà più di 1 miliardo di pezzi di imballaggi di plastica monouso all’anno, considerando che nel 2021 il 45% della frutta e verdura venduta in Francia era confezionata in plastica.

Il Ministero dell’Ambiente sottolinea la necessità di stabilire limiti per la quantità scandalosa di plastica monouso nella nostra vita quotidiana.

L’associazione Zero Waste sostiene l’estensione del divieto a tutti i tipi di frutta e verdura. L’eccessiva presenza di plastica negli avvolgimenti ha infastidito non solo i consumatori francesi, ma anche quelli dei paesi limitrofi.

Secondo un sondaggio commissionato anche tre quarti dei britannici hanno provato ansia, frustrazione o disperazione per la quantità di plastica presente nei loro acquisti, mentre il 60 % ritiene che i supermercati e i marchi non stiano facendo abbastanza per offrire prodotti ricaricabili, riutilizzabili o senza imballaggio.

Il WWF accoglie positivamente questa legge come un passo nella giusta direzione per affrontare l’inquinamento da plastica, ma sottolinea che c’è ancora molto lavoro da fare per eliminare completamente l’inquinamento da plastica e le microplastiche. bisogna rimanere umili e vigili nell’affrontare questo problema e urgente la necessità di perseguire un’economia senza plastica.

La riduzione degli imballaggi anche nel carrello della spesa

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