Il cibo biologico è stato ampiamente sperimentato e testato. Secondo alcune stime, gli alimenti geneticamente modificati costituiscono l’80% del consumo alimentare di una persona comune.
La manipolazione genetica degli alimenti è ancora in fase sperimentale. Chi fa la spesa basandosi su prodotti biologici dimostra un’autentica attenzione al proprio benessere e a quello degli altri.
Recentemente, si è assistito a un notevole aumento della sensibilizzazione su questo tema, tanto che anche i supermercati delle grandi catene distributive, oltre ai vari mercatini, offrono sempre più alternative bio, soprattutto per i prodotti ad alto consumo.
Acquistare alimenti biologici e verdura, provenienti da aziende certificate di piccole dimensioni contribuisce a garantire il sostentamento delle famiglie di agricoltori indipendenti.
Coloro che scelgono il biologico dedicano spesso più tempo alla sana alimentazione, alla preparazione dei pasti e al proprio benessere. Rinunciano ai surgelati, ai cibi pronti o al fast food, preferendo invece i prodotti locali.
Allo stesso modo, coloro che soffrono di intolleranze alimentari come la celiachia sono obbligati a cercare negozi specializzati con prodotti sani e biologici.
Tuttavia, essere celiaci non significa dover rinunciare a piatti gustosi, poiché oggi esistono numerose offerte dedicate a questa specifica esigenza.
Oltre alle farmacie, che spesso vendono alimenti senza glutine anche su prenotazione, ci sono supermercati con reparti dedicati ai prodotti di base.
Sui prodotti biologici certificati deve essere chiaramente riportata l’indicazione “DA AGRICOLTURA BIOLOGICA”, seguita da:
Il codice dell’Organismo di Controllo e il codice dell’azienda produttrice.
Il numero di autorizzazione per la stampa dell’etichetta.
Nel caso dei prodotti con più ingredienti (ad esempio biscotti), affinché possano essere etichettati come “da Agricoltura Biologica”, almeno il 95% degli ingredienti deve essere biologico certificato. Il restante 5% può consistere in una lista di ingredienti non certificabili, come ad esempio il sale.
Prima di fare la spesa biologica, è fondamentale individuare il punto vendita ideale, preferibilmente il più vicino a casa per garantire la freschezza dei prodotti.
Alcuni alimenti devono essere consumati freschissimi, mentre altri possono essere conservati in frigorifero o addirittura congelati sia crudi che cotti.
Acquistare frutta e verdura in quantità sufficiente per coprire il fabbisogno settimanale senza esagerare.
Conservare gli alimenti con una maggiore durata nel frigorifero.
Carote, cavoli, finocchi e pomodori possono durare alcuni giorni in frigorifero se riposti sul ripiano inferiore.
Cucinare immediatamente dopo aver fatto la spesa i prodotti che si deteriorano più facilmente, come ad esempio l’insalata, i fiori di zucca e gli spinaci.
Avere sempre una scorta di alimenti stagionali che possano essere conservati in frigorifero o al fresco per almeno una settimana, come patate, zucca, anguria e cipolle.
I cereali e i legumi biologici sono un’ottima riserva quando si ha poco tempo. Basta metterli a bagno e cuocerli la sera prima della preparazione.
Acquistare farine biologiche mensilmente, variando tra diversi tipi di cereali come farro, kamut, avena, orzo e grano.
Le uova possono essere conservate in frigorifero per circa 28 giorni, ma è sempre meglio acquistarne solo la quantità necessaria per la settimana.
Il latte, lo yogurt e i formaggi biologici sono prodotti nel rispetto dell’ambiente. Si consiglia di non esagerare con gli acquisti e il consumo, e di rivolgersi a produttori certificati che rispettino tutte le norme igienico-sanitarie e i principi dell’agricoltura biologica.
I consumatori più sensibili all’ambiente prestano particolare attenzione all’origine degli alimenti, privilegiando quelli a chilometro zero. Non bisogna sottovalutare neanche l’imballaggio dei prodotti, che non deve mai essere sproporzionato rispetto al contenuto.
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