Marzo 29, 2024

Liguria FVG Alto Adige regioni italiane ricche di flora

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Fiori violette

I risultati di uno studio condotto dall’Università di Pisa hanno confermato questa situazione.

In campo ecologico, è ben noto che all’aumentare dell’area disponibile aumenta anche il numero di specie presenti.

Pertanto, quando si parla di ricchezza floristica, autoctone non basta considerare solamente il numero delle specie, ma bisogna anche tenere conto dell’estensione del territorio.

Questo fenomeno, modellabile attraverso funzioni matematiche, è conosciuto come “Relazione Specie-Area” ed è stato alla base della ricerca sulla flora italiana.

I risultati dello studio mostrano che le regioni più ricche di flora sono la Liguria, il Friuli Venezia Giulia, il Trentino-Alto Adige, l’Abruzzo e la Valle d’Aosta.

Al contrario, la Sardegna, la Puglia, la Sicilia, l’Emilia-Romagna e la Calabria sono le regioni meno ricche in termini di flora.

Se consideriamo solo le specie autoctone, la classifica subisce una leggera variazione: il Trentino-Alto Adige lascia i primi posti e al terzo posto troviamo l’Abruzzo.

Le posizioni nelle ultime posizioni rimangono invece invariate.

Per quanto riguarda le specie aliene, le regioni più ricche sono la Liguria, la Lombardia, il Friuli Venezia Giulia, il Trentino-Alto Adige e il Veneto, mentre la Basilicata, la Valle d’Aosta, il Molise, la Calabria e la Puglia sono le regioni meno ricche.

Le regioni dell’Abruzzo, della Valle d’Aosta e del Molise presentano un interesse naturalistico particolare in quanto mostrano una ricchezza floristica autoctona superiore alle aspettative e una presenza di specie aliene inferiore.

Lombardia, Veneto, Toscana ed Emilia-Romagna hanno problemi di conservazione gravi a causa delle invasioni biologiche,

poiché in queste regioni si verifica l’inversione dei rapporti. In particolare, la Toscana presenta livelli di ricchezza floristica leggermente inferiori alle aspettative.

Ciò significa che in questa regione vi sono più o meno lo stesso numero di specie native che ci si può attendere in base all’estensione del territorio, ma purtroppo anche un numero maggiore di specie aliene rispetto alle aspettative.

È stato creato un dataset di 266 fiori con diverse estensioni territoriali, dai minuscoli isolotti come Stramanari in Sardegna ai circa 302mila km2 dell’intero territorio nazionale.

Successivamente applicato la Relazione Specie-Area per tutta la flora vascolare italiana, sia per le sole specie native che per le sole specie aliene.

In questo modo si è riusciti a valutare se il numero di specie censite fosse superiore o inferiore ai valori attesi per l’area considerata.

L’utilità di questo studio va oltre la possibilità di confrontare in modo oggettivo la ricchezza floristica delle diverse regioni italiane, ottenendo una sorta di “classifica”.

Infatti, per la prima volta si è ottenuto costanti specificamente calibrate per il territorio italiano, che permetteranno agli studiosi di calcolare facilmente il numero di specie vegetali vascolari attese per una determinata area.

https://dryades.units.it/floritaly/

Giardinaggio sostenibile

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