Marzo 27, 2024

La mancanza dei lavoratori stagionali la situazione

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I lavoratori stagionali, la situazione all’inizio della stagione turistica : nessuno desidera lavorare dall’alba al tramonto, compresi i giorni festivi, per una retribuzione irrisoria. Nulla di nuovo sotto il sole nel settore imprenditoriale del turismo, dove emerge una difficoltà strutturale nel trovare dipendenti “disposti a lavorare” durante l’estate.

In mezzo al bianco e nero degli imprenditori del turismo che lamentano questa situazione, si staglia il grigio del “lavoro sommerso”: contratti irregolari, part-time con turni di dodici ore al giorno,

Stagionali :straordinari non remunerati e uno stipendio che viene pagato in parte in busta paga e in parte fuori dal libro contabile. Queste sono le tematiche su cui i sindacati stanno facendo sentire la loro voce mentre si cerca di rivedere il contratto collettivo a livello nazionale.

Basta scuse, il settore offre condizioni lavorative inadeguate e non si può più dare la colpa al Reddito di Cittadinanza o alla pandemia”. Il turismo, ha registrato una notevole ripresa nelle ultime due stagioni e tutti gli imprenditori hanno visto aumentare significativamente i loro introiti. Tuttavia, per i dipendenti le retribuzioni sono rimaste immobili e non proporzionate all’impegno richiesto”.

Questa problematica è diffusa a livello nazionale e coinvolge i contratti collettivi, che sono quasi tutti scaduti e le parti datoriali sono ancora restie a rinnovarli.

Ai tavoli di negoziazione persistono logiche al ribasso per le condizioni dei lavoratori, una situazione inaccettabile secondo i sindacati.

Il tema è complesso e al centro delle trattative c’è anche il “bilancio tra ciò che si richiede e ciò che viene offerto”. Tuttavia, con uno stipendio annuo medio lordo che rappresenta appena un terzo della media salariale la retribuzione per camerieri, facchini e baristi non è adeguata all’impegno richiesto. I turni di lavoro estenuanti, dalla mattina alla sera, senza riposo durante i periodi di alta stagione e la disponibilità a lavorare anche nei giorni festivi rendono impossibile conciliare la vita privata con il lavoro. Il tutto per una paga inferiore al minimo accettabile.

Si potrebbe pensare che sia necessario fare esperienza in un settore in espansione con prospettive di crescita. Tuttavia, Lavorare nel turismo non è più conveniente, non alle attuali condizioni. I turisti arrivano sempre e non si può più parlare di stagionalità. È necessario adottare un’organizzazione strutturale che punti a stabilizzare i contratti e tutelare i lavoratori da precariato e part-time perpetui. Questo vale soprattutto considerando il valore “inestimabile” degli operatori del turismo, e che devono essere distinti, anche a livello contrattuale, dai lavoratori occasionali. Barman e camerieri, stanno sostenendo un settore altamente remunerativo per l’intera regione pur essendo sottopagati.

https://www.subito.it/annunci-italia/vendita/offerte-lavoro/?q=stagione+estiva

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