Supermercati senza casse ovviamente con l’aiuto dell’ I.A.
Queste sono le caratteristiche del supermercato del futuro, in grado di semplificarci la vita e sollevarci dalle difficoltà e dall’ozio dello shopping.
Due nuovi supermercati senza casse a marchio Esselunga e Pam Panorama hanno già aperto a Milano.
Come funzionano i supermercati senza casse? In questi esercizi commerciali, noti anche come “autonomous store”.
Lo shopping si svolge con totale autonomia prelevando i prodotti dagli scaffali e, al termine degli acquisti, ci si avvicina ad un totem debitamente segnalato che mostra il contenuto del carrello virtuale.
Per effettuare il pagamento, basta inquadrare con lo smartphone un codice QR che consente di finalizzare l’acquisto in modo semplice e veloce. Il pagamento viene gestito automaticamente tramite un’applicazione mobile e lo scontrino viene inviato direttamente sul cellulare.
Le telecamere osservano gli scaffali e i clienti utilizzando una tecnologia chiamata “computer vision”
che monitora i diversi comportamenti e registra i prodotti prelevati dai ripiani grazie all’intelligenza artificiale.
Su ogni scaffale è presente un sensore che rileva il cambiamento di peso quando si preleva un prodotto, e i dati raccolti dal sensore vengono poi incrociati con quelli delle telecamere.
L’obiettivo di questi sistemi di controllo così dettagliati e precisi è anche quello di ridurre i furti nei punti vendita.
Questa tipologia di esperienza viene definita “frictionless”, ovvero “senza attriti”, poiché l’utilizzo della tecnologia diventa fluido, rapido ed intuitivo, privo di ostacoli.
Secondo un recente studio condotto su un campione di 1.200 italiani,
questi supermercati sono indirizzati a consumatori tra i 18 e i 60 anni con una buona affinità per la tecnologia, che necessitano di fare acquisti in modo rapido e pratico, anche in maniera frequente.
Tuttavia, molti si pongono delle perplessità riguardanti le conseguenze sull’occupazione derivanti dalla riduzione del personale causata da questa tipologia di tecnologia.
Il futuro dei lavoratori coinvolti appare incerto al momento, nonostante il fatto che il supermercato automatizzato abbia ancora bisogno del personale per sistemare e reintegrare i prodotti, assistere i clienti e garantire il corretto funzionamento del sistema.
Spesa sostenibile come farla in sei mosse
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