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La cessione di PagoPA a Poste Italiane, la piattaforma per i pagamenti alla pubblica amministrazione, è stata oggetto di accese discussioni.
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha espresso riserve significative in merito all’operazione nella sua valutazione inviata alla Camera, suscitando contestazioni da parte delle banche.
Secondo l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, l’operazione presenta innanzitutto “criticità concorrenziali” su un piano generale.
La cessione di una quota, anche se minoritaria, in una società pubblica dovrebbe sempre avvenire tramite un’asta competitiva. Inoltre,
PagoPA gode di un trattamento privilegiato poiché sia le pubbliche amministrazioni che i privati che gestiscono servizi pubblici sono tenuti ad aderirvi.
Oltre a ciò, l’ingresso di Poste in PagoPA comporterebbe il possesso e la gestione della rete che controlla tutti i pagamenti digitali alla PA e dei relativi servizi di pagamento tramite le controllate PostePay e LisPay.
Va sottolineato che PagoPA è coinvolta nella realizzazione della Piattaforma delle notifiche digitali per gli atti pubblici, fino al 2017 attività esclusiva delle stesse Poste, creando preoccupazioni riguardo alla ricostituzione di un monopolio secondo l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.
Anche l’Associazione Bancaria ha sollevato dubbi in merito all’operazione chiedendo una rivalutazione basata su principi competitivi.
https://www.ilsole24ore.com/art/pagamenti-ecco-perche-si-profila-scontro-poste-e-banche-AFNk6g5C
https://www.rainews.it/articoli/2024/03/allarme-antitrust-abi-su-pagopa-concorrenza-a-rischio-giorgetti-sistemeremo-la-questione-b87b2845-396d-4cb7-8978-70016c484188.html
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