Il fenomeno dei giovani e i coltelli in strada

Il fenomeno dei giovani e i coltelli in strada.

Si possono trovare quotidianamente articoli sui giornali delle nostre città, riguardanti risse tra giovani.

Il fenomeno dei giovani che portano coltelli per le strade sta diventando una questione di crescente preoccupazione sociale.

Il comportamento può essere attribuito a una combinazione di fattori culturali, psicologici e sociali.

Una delle cause principali è che alcuni giovani si sentono più sicuri portando coltelli, soprattutto in contesti nei quali percepiscono un elevato rischio di violenza.

La musica, i film e i social media possono contribuire alla diffusione dell’uso delle armi, presentandole come simboli di forza o status.

In determinati ambienti, il possesso di un coltello viene considerato un mezzo per integrarsi e guadagnare rispetto.

Una parte dei giovani non dispone degli strumenti necessari per gestire i conflitti in modo non violento, vedendo nelle armi l’unica soluzione possibile.

Non da ultimo, la povertà, la mancanza di opportunità e il senso di abbandono,

possono spingere i giovani a cercare protezione o controllo attraverso l’uso delle armi.

Questo fenomeno contribuisce a creare un clima generale di tensione e insicurezza.

Durante le perquisizioni effettuate sui giovani fermati, è frequente trovare coltelli a serramanico nelle tasche, mazze di legno nel bagagliaio e pistole scacciacani.

Nessuna città sembra ormai immune dall’aumento del numero di persone “armate”, tanto che gli accoltellamenti, se il ferito non versa in gravi condizioni, non suscitano neppure attenzione mediatica.

È evidente che tutti abbiano compreso come siano cambiati gli strumenti utilizzati per regolare i conti.

Si rinvengono anche mazze da baseball, tirapugni, bastoni scacciacani e spray al peperoncino; i sequestri hanno spesso coinvolto principalmente persone straniere ma anche cittadini italiani.

L’abitudine di girare con un coltello sta aumentando;

è importante precisare che per quanto riguarda i coltelli a lama fissa da cucina, la cui vendita è consentita liberamente, viene punito solo il porto ingiustificato.

Per quanto concerne le pistole scacciacani o a salve, sono in libera vendita e il loro possesso non richiede alcun obbligo di denuncia alle autorità competenti.

Non è possibile portarle al di fuori della propria abitazione se sprovviste del tappo rosso occlusivo della canna.

Senza tappo rosso non è consentito portare neppure una pistola giocattolo.

A questo punto l’obiettivo finale dovrebbe essere quello non solo di punire ma anche di comprendere le radici del problema e lavorare per creare un ambiente più sicuro e inclusivo.

In primo luogo, come società è fondamentale offrire ai giovani modelli positivi e alternative concrete per costruire un futuro migliore.

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