Scaffali e carrelli i protagonisti gli imballaggi.
Continuano le valanghe di plastica monouso anche nelle nostre abitazioni, cosa veramente eccessiva e fastidiosa da gestire, vediamo perché.
I supermercati italiani continuano a essere saturi di imballaggi e contenitori in plastica usa e getta, contribuendo così all’aumento dei tassi di inquinamento.
I risultati del recente rapporto…la plastica monouso rappresenta una delle fonti primarie di inquinamento.
E’ ancora presente ovunque, nonostante esistano alternative più sostenibili.
Nei supermercati se ne fa un uso eccessivo la plastica usa e getta viene utilizzata in modo indiscriminato,
spesso irrazionale, a partire dagli imballaggi per frutta e verdura anche in situazioni dove risulta completamente superflua, come nel caso delle banane, già protette da una buccia spessa.
Nonostante sia ormai evidente l’impatto devastante della plastica monouso, la grande maggioranza dei nostri supermercati,
non ha ancora adottato un piano concreto per abbandonare o ridurre significativamente l’uso di contenitori,
rivestimenti monouso, progettati praticamente per diventare rifiuti immediatamente dopo l’uso.
Tra tutte le aziende analizzate soltanto Selex ha conseguito un risultato intermedio grazie agli impegni assunti,
riguardo alla riduzione del 30% della quantità di plastica utilizzata entro il 2025 e alla volontà di incrementare la vendita dei prodotti sfusi o con sistema di ricarica entro lo stesso anno.
Altre catene per la grande distribuzione hanno iniziato a ridurre l’uso della plastica per diversi imballaggi, in modo da aumentare l’utilizzo del materiale riciclato, ma non lungo termine riguardo al riutilizzo.
Come dimostrano numerose esperienze in altri Stati europei, il sistema consente massimizzare la raccolta facilitando il riciclo :
un meccanismo altamente performante che in Italia, causa la mancanza da oltre un anno del decreto attuativo , non è mai stato implementato .
Recentemente la Commissione Europea ha deciso d’intraprendere significativi passi avanti nella lotta contro la produzione d’imballaggi inutili in plastica .
I supermercati italiani, con la loro dipendenza dal monouso in plastica, contribuiscono non solo all’inquinamento marino ed ambientale,
ma alimentano altresì la domanda d’idrocarburi come gas e petrolio dai quali si produce appunto plastiche aggravando ulteriormente crisi climatica.
Necessario un rapido cambio direzionale mediante misure concrete ed ambiziose tese ad incrementare vendite tramite contenitori riutilizzabili partendo dalle aziende leader sul mercato.
Scaffali e carrelli i protagonisti gli imballaggi. E’ fondamentale adottare soluzioni meno impattanti come riuso che diverranno sempre più comuni alla luce degli sviluppi legislativi recenti Europee.
Tra le varie misure previste dal nuovo regolamento c’è l’incentivo al sistema vuoto rendere per bottiglie vetro/alluminio; messa bando bustine zucchero bar, ristoranti flaconcini monouso hotel; tutti gli imballaggi dovranno risultare riciclabili entro 2030.
La bioplastica per imballaggi alimentari
https://www.nationalgeographic.it/ambiente/2020/06/i-supermercati-sono-pieni-di-plastica-ma-un-cambio-di-direzione-e-possibile
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