La frittura un piatto sempre apprezzato.
Una frittura ben preparata è sempre apprezzata e contribuisce a migliorare l’umore.
Salvo la presenza di patologie epatiche o pancreatiche che ne sconsiglino il consumo, la frittura e i cibi fritti non sono dannosi; al contrario, possono stimolare il fegato, favorendo un’accelerazione del metabolismo.
È fondamentale che tali alimenti siano preparati seguendo specifiche regole e che siano equilibrati e associati ad altri ingredienti selezionati all’interno del pasto.
Pertanto, non si deve demonizzare il fritto.
Integrare con frequenza, anche due volte a settimana, una buona frittura e dei soffritti apporta numerosi vantaggi in termini di stimolo metabolico e può facilitare la perdita di peso.
Non è necessario preoccuparsi esclusivamente delle calorie degli alimenti, ma è essenziale considerare anche la risposta ormonale generata da ciascun alimento nell’organismo.
Un recente studio pubblicato sul Journal of Medicinal Food evidenzia come la cottura in olio riduca il carico glicemico degli alimenti, ovvero la loro capacità di rilasciare zuccheri nel sangue.
Ad esempio, durante la frittura delle patate si sviluppano amidi resistenti non assorbibili; similmente, mantecando la pasta in padella si producono amidi parzialmente digeribili dagli enzimi digestivi.
La cottura in olio bollente è idonea per qualsiasi alimento e migliora le qualità organolettiche delle verdure in generale;
Inoltre, il fritto risulta più digeribile rispetto ad altre modalità di cottura poiché l’alimento viene disidratato rendendolo più facilmente aggredibile dai succhi digestivi.
Le proprietà nutrizionali dell’alimento fritto risultano molto simili a quelle di un alimento crudo.
Di conseguenza, non vi sono più tabù riguardo al fritto, purché vengano seguite regole precise;
tra queste spiccano la scelta dell’olio e il controllo della temperatura di cottura.
La temperatura della frittura non deve superare i 180 gradi
Se l’olio emette fumi o un odore pungente, è opportuno smaltirlo ed evitare che gli alimenti assumano una colorazione troppo scura.
È nelle parti bruciate o scure che si trova l’acrilamide, sostanza potenzialmente cancerogena.
È altresì importante asciugare gli alimenti fritti su carta paglia anziché su carta da cucina assorbente,
poiché quest’ultima potrebbe trasferire sostanze chimiche agli alimenti.
E’ consigliabile utilizzare recipienti in acciaio e padelle di dimensione contenuta, evitando l’impiego di padelle in alluminio, rame o ferro.
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