La Pizza: Il 70% degli italiani che consumano pasti al di fuori delle mura domestiche opta per questo piatto, come emerge da un’indagine sulle abitudini alimentari.
Ma siamo realmente consapevoli di ciò che si mangia in pizzeria.
Vediamo i rischi associati a una Margherita o a una Napoletana.
I problemi alimentari da considerare mentre attendiamo la pizza sono:
Punto 1: Il forno a legna
È fondamentale che il piano di cottura sia sempre pulito e che il forno sia privo di fuliggine. Il legno più idoneo per la cottura della pizza è il faggio, poiché produce meno fumi.
Punto 2: La temperatura di cottura
Cuocere la pizza a temperature eccessivamente elevate può provocare la bruciatura di alcune parti, con conseguente rilascio di IPA, per niente salutare.
La regola pratica Leggera doratura, non bruciatura aiuta anche a prevenire la formazione di sostanze nocive come l’acrilammide,
che si sviluppa naturalmente negli alimenti amidacei quando vengono sottoposti a cotture superiori ai 120°.
Punto 3: Gli ingredienti aggiunti a fine cottura
Se non vengono preparati al momento, gli ingredienti crudi aggiunti alla pizza dopo la cottura possono rappresentare una fonte di batteri poiché non sono stati sottoposti a calore.
È interessante osservare il pizzaiolo mentre prepara il suo magico impasto; nel frattempo potrete anche notare dove vengono conservati olive, carciofini, funghi e altri ingredienti che arricchiscono la vostra pizza.
Rischi alimentari da conoscere quando la pizza è servita:
Il pomodoro risulta non fresco se al palato provoca un caratteristico pizzicore rancido.
La pizza è preparata con mozzarella e non con formaggio se presenta una consistenza più “bagnata”, poiché la mozzarella rilascia maggior quantità d’acqua.
L’impasto non è sano se risulta troppo cotto; verificate sempre che il fondo non sia bruciato.
Se ordinate una da asporto, controllate il cartone: sebbene non sia obbligatorio,
spesso sul fondo è presente un simbolo bicchiere e forchetta che indica l’idoneità del cartone al contatto con gli alimenti e l’assenza di sostanze nocive nella pizza.
In merito ai contenitori da asporto, i quali non possono essere riciclati se sporchi
Interessante la bella abitudine di una pizzeria, (da far conoscere) e che offre ai propri clienti un contenitore per pizza riutilizzabile in alluminio.
Questo può essere portato da casa ogni volta che si acquista una pizza da asporto, evitando così l’uso del tradizionale cartone monouso.
L’azienda produttrice è italiana, chissà se questa brillante iniziativa si può diffondere…
Comfort food e cibi preferiti
Post Views: 49