Adolescenti e le sigarette elettroniche:
stanno diventando sempre più diffuse, con i punti vendita che proliferano come funghi. La sigaretta elettronica, o e-cigarette, è un dispositivo progettato per simulare e sostituire i tradizionali sistemi di consumo del tabacco, come le sigarette o i sigari, sia nell’utilizzo che nell’aspetto.
Le sigarette elettroniche sono disponibili in diverse dimensioni e forme, spesso imitando l’aspetto delle sigarette convenzionali. I componenti comuni di una sigaretta elettronica includono una soluzione liquida, una cartuccia, un atomizzatore vaporizzatore e cartomizzatore) e una fonte di alimentazione batteria ricaricabile e circuito elettronico interno.
Secondo alcuni esperti, le sigarette elettroniche insieme alle sigarette a tabacco riscaldato contengono nicotina in una forma chimica che potrebbe causare addirittura una maggiore dipendenza rispetto alle sigarette tradizionali. Inoltre, gli aromi aggiunti alle e-cig sono molto graditi ai giovani adolescenti il cui cervello non è ancora completamente sviluppato, aumentando così il rischio di dipendenza. Il marketing si rivolge principalmente ai giovanissimi, secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità il 60% degli 11-13enni ha provato questi prodotti; purtroppo molti genitori credono erroneamente che siano innocui solo perché possono odorare di popcorn. Tuttavia, questi prodotti sono dannosi non solo perché aumentano il rischio di dipendenza o di passare al consumo di sigarette e altre sostanze, ma anche perché contengono composti tossici, metalli pesanti e precursori cancerogeni che hanno effetti negativi sulla salute.
Inoltre, le sigarette elettroniche, così come quelle a tabacco riscaldato, ritardano la decisione di smettere di fumare per molti fumatori. Nel 85% dei casi, i fumatori sostituiscono solo alcune delle sigarette quotidiane con questi prodotti nella convinzione di ridurre i danni, ma finiscono per esporre se stessi alla tossicità di entrambi i tipi di fumo. La teoria della riduzione del danno rappresenta una falsa speranza, come dimostrano numerosi studi qualificati
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