Le enoteche stanno riscontrando una crescente richiesta, tuttavia, c’è chi solleva dubbi riguardo alle loro qualità.
I vini naturali vengono sempre più frequentemente inclusi nelle carte dei vini delle enoteche e sono divenuti simbolo di un approccio alternativo alla produzione vinicola,
caratterizzato da una maggiore sostenibilità e un minore impatto sulla salute umana.
Recentemente, è stato pubblicato un articolo che mette in discussione i reali benefici ambientali e l’effetto positivo sui consumatori quando si confrontano con i vini convenzionali.
Questi vini sono generalmente il risultato di pratiche agricole biologiche o biodinamiche, e limitano al minimo gli interventi chimici e tecnologici sia in vigna che in cantina.
Si contraddistinguono per l’applicazione del principio del “senza”: senza pesticidi né prodotti fitosanitari, senza zuccheri aggiunti, senza filtrazioni né pastorizzazioni.
Le discussioni relative ai solfiti sono invece più complesse poiché questi possono essere generati naturalmente durante il processo di fermentazione.
Alcuni produttori tollerano la loro presenza fino a dieci milligrammi per litro, mentre altri preferiscono non utilizzarli affatto.
In Francia è già in atto una mobilitazione per ottenere un riconoscimento ufficiale, è stata introdotta un’etichetta privata denominata Vino con Metodo Naturale, ma si prevede che prima o poi si giunga a una certificazione ufficiale.
La vera novità avverrà però a livello europeo: attualmente i vini sono esenti dall’obbligo di dichiarare gli ingredienti;
tuttavia, con la proposta di nuove normative sulle etichette, tutti i produttori saranno tenuti a garantire trasparenza.
Ciò potrebbe costituire un vantaggio per i vini naturali poiché i consumatori potrebbero facilmente percepire le differenze rispetto alle bottiglie convenzionali.
Però considerando l’aumento delle allergie negli ultimi vent’anni,
sappiamo che i solfiti possono provocare reazioni allergiche sia a livello dermatologico sia respiratorio; questo spiega perché i produttori siano obbligati ad indicarli sulle etichette.
Un vino privo di solfiti aggiunti tipico dei vini naturali riduce quindi l’esposizione a tali allergeni.
Quali caratteristiche emergono dal punto di vista produttivo.
Oltre all’assenza di sostanze chimiche nei processi produttivi legati generalmente a piccole produzioni vinicole,
viene prestata maggiore attenzione al materiale vegetale impiegato nella cura della vigna rispetto alle coltivazioni convenzionali spesso estese su centinaia di ettari; tali elementi si riflettono in un prodotto finale maggiormente curato ed elaborato.
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