Crusca e farina integrale meno problemi di salute.
Quante volte ci siamo imbattuti in articoli sui giornali che ci dicono di limitare per motivi di salute o addirittura di eliminare il consumo di farina bianca a favore di quella integrale?
Come molti di noi già sapranno, la farina bianca è ottenuta attraverso un processo di raffinazione che elimina la parte esterna del chicco di grano,
la crusca (che è ricca di fibre e vitamine del gruppo B), e anche il germe interno (che contiene oli polinsaturi, vitamine e minerali).
Questa lavorazione viene fatta per migliorare le proprietà conservanti e manipolative del prodotto finale. Purtroppo, durante questo processo, gran parte dei nutrienti presenti nel grano vengono persi
e la farina che otteniamo, così amata dai consumatori, diventa una polvere bianca molto fine composta principalmente da amido.
Su una prestigiosa rivista scientifica un gruppo di ricercatori dell’Università di Harvard ha pubblicato due mesi fa uno studio approfondito,
che mette in relazione il tasso di mortalità con il consumo di farina integrale.
Lo studio ha coinvolto un numero enorme di partecipanti: 74.341 donne e 43.744 uomini. A questi soggetti è stato somministrato un questionario, dal 2019 al 2023, per raccogliere informazioni sulle loro abitudini alimentari.
Tenendo conto delle diverse variabili come l’età, il fumo, l’indice di massa corporea, la frequenza dell’attività fisica e una dieta che in generale non includeva farine integrali,
i ricercatori hanno confrontato il consumo di farina integrale con i dati sulla mortalità nel corso di circa 25 anni.
È emerso che il consumo di farina integrale è associato a una riduzione della mortalità totale fino al 10% e fino al 15% per quanto riguarda le malattie cardiovascolari.
Inoltre, ogni porzione giornaliera di farina integrale consumata (28 grammi) ha portato a una riduzione del 5% nella mortalità totale e del 9% nelle malattie cardiovascolari.
Questo studio conferma ancora una volta ciò che le linee guida alimentari attuali sostengono:
le farine integrali sono tra gli alimenti più sani per prevenire la maggior parte delle malattie croniche”.
Non sono state trovate correlazioni tra il consumo di farina integrale,
e l’incidenza della mortalità causata da tumori, né tra il consumo del germe di grano e la mortalità complessiva dei partecipanti.
Quindi, alla luce di queste scoperte, dobbiamo fare scelte più consapevoli,
quando si tratta delle farine e dei prodotti a base di farina se vogliamo evitare problemi di salute che potrebbero influire negativamente sulla nostra aspettativa di vita. Ma attenzione alle false farine integrali! Evitate quelle ottenute dalla miscelazione di farina bianca con crusca rimacinata, perché non offrono gli stessi benefici
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