Ottobre 12, 2024

Come cambiare colore degli occhi

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Come cambiare colore degli occhi

Gli occhi azzurri e verdi sono da sempre considerati belli e affascinanti; attualmente.

Chi desidera andare oltre l’uso delle lenti a contatto per modificare il colore degli occhi.

Ma cos’è esattamente la cheratopigmentazione e, soprattutto, si tratta di un intervento delicato o comporta dei rischi.

Il colore degli occhi è principalmente determinato dalla genetica, in particolare dalla quantità e dalla distribuzione del pigmento nell’iride, la parte colorata dell’occhio.

Gli occhi con elevata melanina appaiono marroni, mentre quelli con una minore quantità possono risultare verdi, azzurri o grigi.

Sebbene il colore degli occhi dei genitori possa fornire un’indicazione sul possibile colore degli occhi dei figli, non può essere considerato una previsione precisa a causa della complessità genetica.

Ad esempio, due genitori con occhi marroni potrebbero avere un figlio con occhi azzurri se entrambi portano il gene recessivo associato a tale colore.

La cheratopigmentazione è una tecnica chirurgica che consente di modificare il colore degli occhi.

Questa procedura è stata introdotta inizialmente negli anni 2000 per scopi terapeutici, al fine di correggere anomalie o patologie dell’iride e della cornea legate a traumi, malformazioni congenite o infezioni.

Attualmente, l’uso terapeutico della cheratopigmentazione rappresenta ancora un’indicazione principale per trattare cicatrici corneali, assenza parziale o totale dell’iride, anomalie pupillari e albinismo.

Negli ultimi anni, la cheratopigmentazione è stata utilizzata anche per fini estetici al fine di modificare il colore degli occhi attraverso una gamma di tonalità simili a quelle naturali dell’iride.

È importante notare che questa procedura può essere effettuata indipendentemente dal colore iniziale dell’iride.

È possibile ottenere qualsiasi tonalità.

Esiste una vasta gamma di colori che include verde, blu, marrone e grigio; inoltre è possibile combinare più colori per ottenere sfumature particolari.

Alcuni pazienti possono optare per una pigmentazione parziale dell’iride o persino scegliere colori diversi per ciascun occhio.

La tecnica prevede due passaggi chirurgici successivi: consiste nella creazione di un tunnel all’interno della cornea.

Mediante un laser a femtosecondi che effettua un taglio nel tessuto tramite fotodistruzione.

La piattaforma laser viene collegata all’occhio del paziente ed il laser effettua il taglio corneale in pochi secondi.

Successivamente, il chirurgo introduce nel tunnel creato dal laser un pigmento biocompatibile scelto dal paziente e approvato come dispositivo medico.

L’intervento viene eseguito su entrambi gli occhi utilizzando anestesia locale topica mediante instillazione di collirio anestetico ed ha una durata complessiva di alcuni minuti.

Non richiede ricovero ospedaliero ma può essere effettuato in regime ambulatoriale con controlli immediati post-operatori e follow-up a lungo termine per valutare i risultati definitivi del trattamento.

L’intervento può essere ripetuto nel tempo qualora il colore perda la sua intensità originale.

Tuttavia, come tutti gli interventi chirurgici anche questo comporta dei rischi.

In particolare le complicanze associate alla cheratopigmentazione sono correlate sia alla tecnica chirurgica sia all’introduzione del colorante nella cornea.

La creazione del micro-tunnel all’interno del tessuto corneale potrebbe alterarne l’anatomia e la biomeccanica comportando potenziali deformazioni.

Inoltre, il taglio laser danneggia parzialmente i nervi corneali implicati nel trofismo della cornea ciò potrebbe provocare instabilità del film lacrimale con conseguente secchezza oculare particolarmente evidente nei soggetti già affetti da occhio secco.

La procedura laser può altresì esporsi al rischio di infezioni batteriche o fungine della cornea che possono causare cicatrici compromettendo la visione.

L’introduzione nel tessuto del colorante pur essendo biocompatibile potrebbe indurre reazioni avverse causando infiammazione corneale;

tra le complicanze minori si riscontra talvolta una distribuzione non omogenea del colorante che conferisce una colorazione esteticamente insoddisfacente.

Ci sono soggetti specifici che dovrebbero evitare questa tipologia d’intervento oppure tutti possono sottoporvisi.

I pazienti interessati alla cheratopigmentazione devono prima effettuare una simulazione digitale.

Per poi valutare l’aspetto finale con la colorazione prescelta. smartphone

Esistono controindicazioni assolute relative al trattamento da discutere insieme al chirurgo specialista. Miopia occhi più stanchi con pc e

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