Ottobre 7, 2024

Micromobilità, il lato soft della mobilità elettrica

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Micromobilità, il lato soft della mobilità elettrica

Micromobilità, il lato soft della mobilità elettrica
Sempre interessante quello che aiuta a dare una mano alle nostre città

La micromobilità elettrica rappresenta una grande novità che si è diffusa nelle strade delle nostre città negli ultimi anni. Questo tipo di mobilità consiste nell’utilizzo di mezzi di trasporto leggeri e dalle dimensioni ridotte, tipicamente a due ruote o a una sola. Tali mezzi sono alimentati da un motore elettrico con batteria ricaricabile, offrendo un’autonomia adatta agli spostamenti in ambito urbano.

Dalle biciclette a pedalata assistita ai monopattini elettrici, dagli hoverboard ai monowheel e ai segway, queste “new entry” della mobilità urbana stanno già apportando importanti cambiamenti alle strade di molte città. Inoltre, possono svolgere un ruolo fondamentale nella promozione della mobilità sostenibile nel futuro.

Indipendentemente dal numero di ruote o dal sistema di guida utilizzato (manubrio o senso dell’equilibrio), tutti questi mezzi hanno in comune un motore elettrico con potenza relativamente bassa (non superiore a 0,5 kW) alimentato da una batteria. Il motore elettrico può essere l’unica fonte di energia per muovere il mezzo, come nel caso dei monopattini elettrici, oppure può funzionare in modo complementare all’azione del passeggero, come avviene nelle biciclette a pedalata assistita.

Questi mezzi possono essere acquistati, noleggiati per lunghi periodi o noleggiati per singoli percorsi tramite servizi di sharing. Le batterie possono essere ricaricate utilizzando prese domestiche o colonnine di ricarica appositamente installate nei punti di noleggio, negli edifici residenziali o presso strutture ricettive.

Tra i mezzi più comuni si trovano il monopattino elettrico, che è il mezzo di micromobilità elettrica più diffuso, agile e versatile. Può essere utilizzato ovunque (su strade e piste ciclabili), non richiede sforzo al passeggero e può essere ripiegato e trasportato sotto braccio in metropolitana o in ufficio. La bicicletta elettrica richiede un po’ più di impegno da parte dell’utilizzatore, in quanto il motore elettrico “assiste” la pedalata. L’hoverboard, invece, è essenzialmente un monopattino elettrico senza manubrio che viene controllato spostando il peso del corpo come su uno skateboard. Questo tipo di veicolo ha una velocità massima di circa 15 km/h.

La micromobilità elettrica offre all’individuo viaggiatore l’opportunità di spostarsi rapidamente lungo percorsi urbani,

senza dipendere dagli orari e dai percorsi dei mezzi di trasporto pubblico, evitando così il traffico e i problemi legati al parcheggio delle automobili.

Uno dei vantaggi distintivi della micromobilità elettrica è rappresentato dal costo relativamente basso dei mezzi, che in media sono molto più accessibili rispetto ai ciclomotori, ovvero i mezzi con motore a scoppio più economici.

Mobilità efficienza smart mobility, sostenibilità

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