L’Italia si trova in una situazione di significativa vulnerabilità rispetto alla crisi climatica ed ecologica.
Dai dati emersi dalla ricerca risalta con evidenza la consapevolezza riguardo all’importanza della protezione della natura.
L’Italia si trova in una situazione di significativa vulnerabilità rispetto alla crisi climatica ed ecologica.
Tutti siamo pienamente consapevoli dei rischi attuali e futuri, e viene richiesto un intervento urgente da parte di tutti i governi Europei per affrontarli.
Dai dati emersi dalla ricerca risalta con evidenza la consapevolezza riguardo all’importanza della protezione della natura:
In Italia, nove intervistati su dieci esprimono preoccupazione per lo stato degli ecosistemi, mentre il 62% riconosce che il mondo si sta avvicinando a critici punti di rottura,
definiti dagli scienziati come tipping points, ovvero soglie oltre le quali i processi di degrado ambientale diventano irreversibili.
Due italiani su tre si dichiarano favorevoli alla considerazione dell’ecocidio ossia la distruzione o il danneggiamento della natura da parte di politici o imprese come crimine penale, soprattutto alla luce della recente approvazione della direttiva dell’Unione Europea in materia.
Oltre metà degli intervistati sostiene l’idea di attribuire diritti specifici alla natura, similmente a quanto già avviene in alcuni Paesi per fiumi, montagne o foreste, al fine di garantirne una migliore conservazione.
Il 79% degli intervistati è favorevole al riconoscimento dei diritti legali per le generazioni future.
Circa la metà degli italiani si sente esposta a rischi ambientali e climatici quali ondate di calore, incendi, alluvioni o frane.
Si richiede al governo un’azione robusta e urgente riguardo alla natura e al clima, dimostrando un alto livello di preoccupazione per la situazione attuale.
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