La maggior parte dei produttori di veicoli è consapevole del fatto che l’epoca in cui ogni persona possedeva la propria auto è giunta al termine, vendere auto non sarà come prima.
Da tempo si sta trasformando il modo di vendere automobili.
Il mercato tanto desiderato è talvolta solo immaginato, in cui ogni persona acquista un’auto ogni 3-5 anni, non è né reale né sostenibile,
né alla portata del portafoglio del consumatore medio, gli stipendi lo sappiamo sono quello che sono, e le spese correnti aumentano a dismisura.
È necessario qualcos’altro. È necessario un cambiamento di prospettiva.
Oggi le nuove tecnologie non solo offrono opportunità immense, ma ci mostrano alternative straordinarie.
Possiamo immaginare scenari completamente rivoluzionati e testarli su un computer per verificare se possono essere implementati o meno.
Ad esempio, la mobilità urbana ha sempre funzionato in una certa maniera, magari si può provare a cambiarla.
Molti produttori stanno rivedendo il loro business.
La produzione di massa non rappresenta più il futuro; il futuro risiede in un mercato personalizzato, in cui sia possibile sfruttare quello che viene identificato come la coda lunga.
I proprietari dei mezzi non saranno più gli individui stessi.
Bensì i produttori che forniranno semplicemente il servizio di mobilità.
Di conseguenza, assicurazione, carburante e riparazioni saranno tutti a carico dell’azienda madre.
In futuro, gli utenti potrebbero avere abbonamenti simili a quelli telefonici che comprendono diversi servizi per il trasporto.
Ma non è tutto. L’innovazione consiste nell’offrire uno strumento che possa essere personalizzato in base alle esigenze dell’utente e che coinvolga tutti i partner disposti ad adottare questo approccio.
Una navetta potrebbe trasformarsi in un negozio che arriva direttamente a casa dell’utente o addirittura presso il luogo in cui si trova.
Permettendogli di provare le scarpe desiderate e poi partire dopo l’acquisto effettuato.
L’utente potrà ritirare il prodotto oppure richiederne la consegna a domicilio.
In America, già Amazon, Mazda, e Uber hanno aderito all’esperimento e presto partiranno delle navette sperimentali.
Come cambierà la mobilità.
Di sicuro cambierà il modo di vivere e come cambierà l’esperienza che avremo della città e dei luoghi.
Le domande saranno completamente diverse: invece di chiedere dove si trova un negozio, potremmo chiedere quando passerà il negozio.
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